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La calda vendetta di Kati Wilhelm e il canto del cigno di Frode Andresen

La calda vendetta di Kati Wilhelm e il canto del cigno di Frode Andresen
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Getty Images

BiathlonBiathlon - 10 anni fa

La calda vendetta di Kati Wilhelm e il canto del cigno di Frode Andresen

Fra due giorni comincerà la tappa di Anterselva. In attesa di assistere allo spettacolo del 2016, per la rubrica 10 anni fa andiamo a ripercorrere quanto avvenuto il 19 gennaio 2006, quando si disputarono due sprint molto diverse per epilogo.

In mattinata tocca agli uomini. Il campo partenti è depauperato da alcune assenze di peso, a cominciare da quella di Alexander Wolf, ormai ex pettorale giallo, ancora alle prese con il malanno contratto a Ruhpolding. Assenti invece per scelta tecnica i russi Ivan Tcherezov e Sergei Tchepikov. Il primo verrà schierato solamente nella mass start, mentre il secondo diserta in toto l’appuntamento altoatesino.

In compenso torna in azione per la prima volta da quaranta giorni a questa parte Ole Einar Bjørndalen, al rientro dopo aver saltato ben tre tappe (la prima per scelta, le due successive per via di un perdurante stato influenzale). Si rivede inoltre Maxim Tchoudov, assente a Ruhpolding per decisione dello staff tecnico russo.

La gara si risolve con un indiscutibile trionfo di Frode Andresen, che nell’inverno in corso ha improvvisamente ritrovato lo smalto dei tempi migliori invertendo clamorosamente la parabola discendente del precedente triennio. Con il senno di poi il 2005-’06 sarà il canto del cigno del biathleta di Hønefoss che nella giornata odierna ottiene il 3° successo stagionale, il 15° della sua carriera. Sarà anche l’ultimo.

Si tratta di una pietra miliare per il trentaduenne norvegese poiché gli permette di raggiungere Vladimir Dratchev e Frank-Peter Rötsch al quinto posto della graduatoria dei plurivittoriosi all-times. All’epoca nella storia del biathlon avevano fatto meglio solo Bjørndalen (56), Raphael Poirée (38), Sven Fischer (32) e Frank Ullrich (17).

Andresen non lascia spazio agli avversari poiché al consueto passo sugli sci da primo della classe associa anche un inopinato zero al tiro. L’addizione da’ come ovvio risultato una nettissima vittoria perché gli unici capaci di reggere il suo ritmo sbagliano.

Per la verità il connazionale Halvard Hanevold fa addirittura meglio sugli sci, ma una doppia penalità in piedi lo relega solamente al quarto posto. Va quindi in scena una curiosa inversione dei ruoli fra i due veterani scandinavi, i quali si candidano per un ruolo da protagonista negli imminenti Giochi olimpici di Torino 2006. A proposito di Norvegia, Bjørndalen si ripresenta nel massimo circuito con un quinto posto nonostante non brilli né al poligono né sugli sci stretti.

Sul podio trova spazio Ricco Gross, alla prima soddisfazione di un inverno sinora caratterizzato da troppi acciacchi. Il trentaquattrenne della Turingia trapiantato a Ruhpolding vive la prima giornata di gloria della sua stagione coprendo tutti i bersagli e approfittando al meglio della diffusa imprecisione di tanti avversari più quotati. Il tedesco paga ben 33”8 ad Andresen, ma la piazza d’onore è sua.

Il terzo posto è appannaggio del sempre più convincente Maxim Tchoudov, ormai diventato una delle realtà del circuito maggiore. Il ventitreenne russo appariva tagliato fuori dalla corsa alla top-three da un errore a terra, ma si rende protagonista di un sensazionale giro conclusivo che gli permette di beffare Hanevold e Bjørndalen.

Mastica amaro Michael Greis, autore di un’ottima performance sugli sci ma gravato da due errori e alfine sesto. Fanno peggio però gli altri contendenti alla Sfera di cristallo. Poirée e Michael Rösch disputano una prova parallela, conclusa rispettivamente al diciassettesimo e diciottesimo posto, faticando nel fondo e non convincendo tiro. Addirittura un’irriconoscibile Sven Fischer, alle prese con i suoi noti problemi di adattamento all’altura, finisce fuori dalla zona punti che, per inciso, viene chiusa da un italiano.

René Laurent Vuillermoz infatti si piazza 30° e raccoglie un punticino nonostante tre penalità in piedi. Christian De Lorenzi sbaglia invece a terra (2+0) e si classifica 38°, qualificandosi per l’inseguimento del giorno dopo a cui parteciperanno anche Paolo Longo (2+1) e Wilfried Pallhuber (2+1), cinquantaseiesimo e sessantesimo.

Poirée resta leader della classifica generale di Coppa del Mondo con 358 punti contro i 329 di Greis, salito al secondo posto, i 326 di Rösch, i 317 di Fischer e i 292 di un Wolf fermo al palo.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

ANDRESEN Frode

|

NOR

|

0+0

|

26:11.2

2

|

GROSS Ricco

|

GER

|

0+0

|

+33.8

3

|

TCHOUDOV Maxim

|

RUS

|

1+0

|

+39.2

4

|

HANEVOLD Halvard

|

NOR

|

0+2

|

+42.4

5

|

BJOERNDALEN Ole Einar

|

NOR

|

0+2

|

+48.4

6

|

GREIS Michael

|

GER

|

1+1

|

+49.1

7

|

MESOTITSCH Daniel

|

AUT

|

0+0

|

+52.7

8

|

SIKORA Tomasz

|

POL

|

0+1

|

+55.0

9

|

BIRNBACHER Andreas

|

GER

|

0+0

|

+1:00.0

10

|

GREDLER Ludwig

|

AUT

|

0+1

|

+1:19.0


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Nel pomeriggio va in scena la gara femminile, a cui non partecipano né Anna Carin Olofsson, né Svetlana Ishmouratova, rispettivamente seconda e terza della classifica generale di Coppa del Mondo.

Tutta la squadra svedese aveva programmato da tempo di non partecipare ad Anterselva per privilegiare la preparazione ai Giochi olimpici di Torino. Invece la russa, ammalatasi a Ruhpolding, ha optato per rientrare in patria in anticipo e disertare l’appuntamento altoatesino.

Quantomeno tornano in azione la quarta in graduatoria assoluta, Uschi Disl – fermata dal mal di schiena la settimana precedente – e Olga Pyleva, reduce dal canto suo da uno stato influenzale.

Kati Wilhelm ha quindi una ghiotta occasione per fare il vuoto nella corsa alla Sfera di cristallo e la sfrutta magnificamente, prendendosi per di più il lusso di rendere pan per focaccia a Sandrine Bailly.

Infatti sei giorni prima la sprint di Ruhpolding aveva vissuto su un duello tra la francese e la tedesca, vinto di un’inezia dalla transalpina. Oggi la sfida si ripropone analoga, ma i ruoli si invertono

La ventinovenne della Turingia e la ventiseienne del Rodano-Alpi si danno battaglia rivelandosi nuovamente di una categoria superiore alla concorrenza. Nessuna delle due commette errori al tiro e all’uscita del secondo poligono Bailly ha 2”2 di vantaggio sull’avversaria.

Se in Baviera l’ultima tornata aveva visto la francese resistere al ritorno della teutonica, oggi le cose vanno in maniera molto diversa. Wilhelm è più incisiva nei chilometri finali e consuma a caldo la sua vendetta sportiva imponendosi per 2”8. Per Kati è la terza vittoria dell’inverno, la tredicesima della carriera.

Il podio è completato dalla solidissima Albina Akhatova, seppur staccata di ben 25”4. La russa si difende egregiamente sugli sci e grazie a due sessioni di sparo pulite approfitta al meglio di un bersaglio mancato dalla rientrante Disl, relegata al quarto posto nonostante il secondo tempo di giornata nel fondo.

Se la rentrée della veterana bavarese è di altissimo livello, non altrettanto si può dire di quella di Pyleva che fatica oltremodo e non va oltre la ventisettesima piazza. A proposito di Russia, Olga Zaitseva sembra aver perso lo smalto di inizio stagione. La ventisettenne moscovita conclude infatti settima senza penalità, preceduta anche da Linda Tjørhom (quinta) e Andrea Henkel (sesta). Quest’ultima appare in ripresa dopo performance piuttosto opache nel recente passato.

Passo indietro rispetto a Ruhpolding per Liv Grete Poirée, decima con due penalità, mente progredisce la ragazzina terribile Magdalena Neuner. La giovanissima bavarese fa segnare un tempo da top ten all’uscita dal primo poligono e poi chiude diciannovesima nonostante due bersagli mancati in piedi!

Nessuna italiana entra in zona punti. Michela Ponza (0+2) è la migliore, ma si piazza trentacinquesima, poco davanti a Nathalie Santer (0+3), trentottesima. Saskia Santer (0+2), al rientro dopo aver disertato le due precedenti tappe, conclude quarantacinquesima e si qualifica per l’inseguimento di due giorni dopo così come la tedesca naturalizzata italiana Barbara Ertl (0+1), cinquantanovesima al suo esordio assoluto nel massimo circuito. Finisce subito invece il weekend di Katja Haller (0+3), sessantacinquesima.

Come anticipato, Wilhelm va in fuga nella classifica generale di Coppa del Mondo dove ora comanda con 483 punti contro i 375 dell’assente Olofsson e i 345 di Disl, portatasi al terzo posto scavalcando Ishmouratova (328). Zaitseva, nonostante le difficoltà delle ultime settimane, resta quinta a 301 mentre Bailly la bracca a 299.

Ora spazio agli inseguimenti. Domani in pista gli uomini, mentre le donne torneranno in azione il 21.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

WILHELM Kati

|

GER

|

0+0

|

21:45.0

2

|

BAILLY Sandrine

|

FRA

|

0+0

|

+2.8

3

|

AKHATOVA Albina

|

RUS

|

0+0

|

+25.4

4

|

DISL Uschi

|

GER

|

0+1

|

+34.8

5

|

TJØRHOM Linda

|

NOR

|

0+0

|

+39.3

6

|

HENKEL Andrea

|

GER

|

0+1

|

+44.3

7

|

ZAITSEVA Olga

|

RUS

|

0+0

|

+54.4

8

|

DENKINGER Simone

|

GER

|

1+0

|

+57.5

9

|

HOU Yuxia

|

CHN

|

0+2

|

+1:03.9

10

|

POIREE Liv Grete

|

NOR

|

1+1

|

+1:08.7


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