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Bormolini e il primo PGS per cominciare col botto: "Siamo una squadra fortissima, ora Cortina"

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Snowboardcoppa del mondo 2023/24

Bormolini e il primo PGS per cominciare col botto: "Siamo una squadra fortissima, ora Cortina"

Il livignasco, dopo la tremenda beffa della Coppa del Mondo persa all'ultima gara lo scorso marzo, a Carezza ha battuto Coratti in finale per uno start da sogno dello snowboard azzurro. Il dt Pisoni: "Peccato per la squalifica di Bagozza, siamo arrivati vicinissimi al poker".

Una doppietta fantastica, alla quale gli azzurri dello snowboard parallelo ci hanno abituati negli ultimi anni.

Nel giorno dell'addio alle gare di Nadya Ochner, settima nel PGS femminile che ha aperto la stagione di CdM sulla pista “Pra di Tori” di Carezza, e che ha visto pure Lucia Dalmasso ottima quinta, in campo maschile l'Italia ha davvero dominato.

I veterani Fischnaller e March (alla fine 8° e 7°) si sono fermati ai quarti di finale, mentre Maurizio Bormolini e Edwin Coratti si sono giocati la vittoria nell'atto decisivo, che ha premiato il livignasco con 16 centesimi di vantaggio sull'altoatesino, al 17° podio della carriera. Per “Bormo” è il terzo hurrà in CdM, il primo però in un gigante parallelo e perfetto viatico per giocarsi quella sfera di cristallo persa in maniera a dir poco traumatica a marzo, in quella giornata di Berchtesgaden.

E' il primo successo in un PGS, davvero una grande emozione – le parole di Maurizio a fisi.org dopo l'impresa odierna - All'inizio ho fatto un po' fatica a trovare il miglior feeling, poi in semifinale e finale è andato tutto per il verso giusto. Abbiamo lavorato bene durante la preparazione sui ghiacciai e alla fine i risultati si vedono. Ora c'è Cortina dove troveremo sicuramente buone condizioni: siamo una squadra molto forte, con tanti atleti che possono fare risultato”.

Sabato, appunto, la notte del Faloria per un altro gigante parallelo su nevi italiane, seconda tappa di questa Coppa del Mondo. “Oggi siamo stati forti da subito - ha detto Edwin Coratti - Quasi tutti dentro alle finali è una cosa importante. Io ho lavorato tanto sul materiale, e ha funzionato bene. Poi agli ottavi ho avuto un problema e ho dovuto gestire, ma sono riuscito ad arrivare fino alla fine. In allenamento facciamo confronti fra di noi e sappiamo dove siamo: è molto più bello quando trionfa un compagno che non quando vince un altro”.

Peccato per Bagozza – ha detto tramite l'ufficio stampa federale il direttore tecnico di questo super gruppo, il bergamasco Cesare Pisoni - perché durante le qualificazioni era mostruoso, avremmo potuto metterne sei in finale. Ai quarti siamo arrivati vicinissimi a fare una quaterna. Quindi una prestazione di squadra davvero importante, su una pista dove non abbiamo mai fatto grandi risultati. Abbiamo lavorato bene in estate-autunno e devo ringraziare lo staff tecnico per come ha gestito la preparazione”.

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