Maielletta, si allontana il collegamento tra Passo Lanciano e Fonte Tettoni

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Maielletta, si allontana il collegamento tra Passo Lanciano e Fonte Tettoni

Sembra davvero irta di ostacoli la strada che la Regione Abruzzo e le Province di Chieti e Pescara hanno intrapreso e che potrebbe portare a il progetto del collegamento fra le due stazioni sciistiche della Majeletta, Passo Lanciano e Mammarosa-Fonte Tettoni, a diventare realtà.

Nonostante la disponibilità di fondi (oltre 2 milioni di euro) l'avvio dei lavori non è ancora possibile in quanto il terreno destinato ad ospitare l'impianto di risalita è stato concesso in affitto trentennale a un privato, la Panorama Funivie.  Nel 2010 la società si è vista negare da parte dell'ente Parco l'autorizzazione a costruire lo stesso impianto privatamente.  A questo punto sarà ben difficile che Panorama Funivie consenta di sviluppare, su un terreno che ha in affidamento, un progetto concorrente al proprio.

L'ente Parco aveva negato l'autorizzazione al nuovo impianto poichè esso si configurava, per tipologia, dimensione e destinazione, come un intervento di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio, lasciando però trapelare di non vedere di buon occhio le iniziative di un privato focalizzate su un'unica porzione del bacino sciistico, senza un progetto complessivo per l'intero comprensorio.  In seguito a tale decreto, la Panorama funivie ha inoltrato un ricorso al Tar, ma gli esiti delle udienze non sono ancora stati diffusi.

Un altro problema che bloccherà lo sviluppo della Majelletta, è il fatto che i terreni su cui dovrebbe sorgere la funivia sono  nel territorio di due diversi Comuni, Pretoro e Roccamorice. Quest'ultimo ha scelto in passato di affittare unilateralmente la propria porzione di territorio a Panorama funivie, suscitando la ovvia protesta dell'altro ente gestore degli impianti, la Marcantonio funivie.  Al momento la controversia giuridica sollevata dalla Marcantonio funivie è in attesa di giudizio al Consiglio di Stato.

"E' vero, abbiamo scoperto questa situazione che complica ulteriormente le cose" dice il consigliere regionale Emilio Nasuti che sta seguendo la vicenda da anni "personalmente penso che sia assurdo che possa accadere che un privato ostacoli l'utilizzo di fondi pubblici, comunque i nostri tecnici stanno studiando la situazione".

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