Cabinovia Apollonio–Socrepes, deciderà il TAR del Lazio il 27 Agosto

Cabinovia Apollonio–Socrepes, deciderà il TAR del Lazio il 27 Agosto
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Cabinovia Apollonio–Socrepes, deciderà il TAR del Lazio il 27 Agosto

Un gruppo di residenti delle frazioni di Lacedel e Mortisa ha formalmente presentato, in data 8 agosto 2025, un nuovo ricorso al TAR del Lazio, Sezione I, impugnando il decreto di occupazione d'urgenza anticipata – emesso il 3 giugno – relativo al progetto del nuovo impianto a fune “B09.1 – Apollonio/Socrepes” a Cortina d’Ampezzo. L'udienza cautelare è stata fissata per il 27 agosto 2025

Le motivazioni del ricorso

I promotori del ricorso, assistiti dagli avvocati Primo e Andrea Michielan dello Studio Legale Michielan, denunciano gravi vizi di legittimità che renderebbero il provvedimento nullo o discutibile:

  • Mancanza del progetto esecutivo e inosservanza delle prescrizioni sancite dal decreto VIA n. 14/2025;
  • Assenza di opere preventive di messa in sicurezza in un’area con noto rischio idrogeologico e criticità geomorfologiche, e inversione delle fasi procedurali, che avrebbe portato all’occupazione del suolo prima delle necessarie verifiche tecniche e ambientali;
  • Le relazioni tecniche del geologo Eros Aiello del Centro di GeoTecnologie (Università di Siena) confermano la fragilità geotecnica del sito e considerano inadeguate le misure previste per la stabilità dei versanti.

Tra le motivazioni aggiuntive, il fatto che il progetto di dettaglio della cabinovia non sia ancora stato completato né approvato dall’ANSFISA, l’agenzia competente per le infrastrutture di trasporto pubblico.

I ricorrenti: "La rete di impianti esistente è già efficiente".

I promotori del ricorso affermano che Cortina è già dotata di una rete funiviaria adeguata: la cabinovia a 10 posti Col Drusciè (ricostruita nel 2019) collega il centro con Ra Valles, Socrepes, Pocol e Tofana; la Cortina Skyline, inaugurata nel 2021, raggiunge anche Cinque Torri, Col Gallina e Lagazuoi. Tali infrastrutture, secondo i ricorrenti, hanno garantito il servizio durante eventi importanti come i Mondiali di sci alpino 2021 o la Coppa del Mondo femminile.

I ricorrenti evidenziano inoltre che la recente Valutazione di Impatto Ambientale e la Conferenza dei Servizi approvativa per la nuova cabinovia a 10 posti da 3.000 persone/ora SEM 243 “Lacedel– Socrepes” (in sostituzione delle seggiovie “Gilardon–Roncato” e “Roncato–Socrepes”), già in costruzione, hanno rilevato che il parcheggio esistente a Socrepes è adeguato in termini di capacità e non presentano criticità di viabilità o sostenibilità. Non vi è dunque alcuna evidenza della necessità della nuova cabinovia Cortina–Socrepes, né durante il periodo olimpico per il trasporto di atleti e addetti ai lavori, né successivamente. Tanto più che tale impianto sarebbe intrinsecamente precario, essendo progettato su un versante franoso attivo.

Ripercussioni paesaggistiche e sportive.

Le istituzioni hanno stanziato ulteriori 7 milioni di euro per attività di monitoraggio e mitigazione paesaggistica, inizialmente non previste e destinate fino al dicembre 2026. I ricorrenti ritengono che tale stanziamento evidenzi la pericolosità dell’intervento e i costi – stimati fino al 2076 – per gestione, sicurezza e manutenzione dell’impianto in un contesto paesaggistico di valore universale (patrimonio UNESCO)

Bisognerà attendere l’udienza del 27 agosto 2025 che potrebbe diventare un passaggio decisivo per determinare se le Olimpiadi di Milano Cortina potranno o meno vedere la nascita del nuovo impianto.

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