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Noel, 20 anni dopo Vidal per uno slalom francese con la mano di Del Dio. "A gennaio è stata durissima, poi..."

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Sci Alpinopechino 2022

Noel, 20 anni dopo Vidal per uno slalom francese con la mano di Del Dio. "A gennaio è stata durissima, poi..."

Il nuovo campione olimpico e la sua emozione, mentre Strolz festeggia oro e argento come papà Hubert 34 anni fa e Foss-Solevaag conquista un'altra medaglia pesantissima dopo l'oro mondiale di Cortina.

Un oro francese, il terzo nella storia dello slalom ai Giochi Olimpici, con un bel po' di spruzzatina d'Italia, visto che il tecnico che ha cresciuto tutto il talento di Clément Noel è piemontese e risponde al nome di Simone Del Dio.

Ad un passo dalla medaglia a PyeongChang 2018, sul gradino più alto qui a Pechino 2022 dopo una stagione che, in seguito alla clamorosa uscita di Campiglio, era diventata complicatissima anche per un enorme talento come Noel, premiato da Michel Vion, ex presidente della federsci transalpina e ora segretario generale della FIS. “E' stata una giornata lunga, intensa e stressante, d'altronde questo è un giorno che vivi ogni 4 anni, combattere per una medaglia olimpica è speciale – ha dichiarato il classe '97 di Remiremont ai microfoni di Eurosport – Devo ancora realizzare bene, ma ora ho pensato alla famiglia, alla mia ragazza e a chi si è svegliato così presto per vedermi, credo siano davvero felici.

Gennaio è stato un mese molto duro, ho avuto alti e bassi come molti, ma sapevo di poter essere veloce perchè mi ero allenato bene, anche se la gara è un'altra cosa”.

Johannes Strolz ha scritto di nuovo la storia, conquistando la seconda medaglia individuale come fece papà Hubert 34 anni fa, proprio d'oro e d'argento tra combinata e disciplina tecnica. Slalom per il figlio, gigante per il papà. Una storia pazzesca: “Proprio così, ho fatto come mio padre e stare sul podio con due ragazzi fortissimi come Noel e Foss-Solevaag è un sogno – le parole a Eurosport dell'austriaco – Il mio ultimo anno è stato incredibile, come sulle montagne russe: alti e bassi dalla scorsa primavera, quando ho pensato cosa e come farlo, ma soprattutto se avrei avuto un'occasione.

La famiglia e gli amici ci sono sempre stati, così come il mio corpo militare e poi la federazione e i tecnici mi hanno dato un posto per la Coppa del Mondo. Ora due medaglie olimpiche, è incredibile. Il futuro? Voglio divertirmi nei prossimi anni e vedere cosa potrà arrivare”.

Il bronzo è finito al collo di Sebastian Foss-Solevaag, che ha tenuto giù dal podio per 9 centesimi il connazionale Kristoffersen. Per l'iridato di Cortina 2021, va bene così. “E' speciale una medaglia in queste occasioni, anche se qui non c'è l'atmosfera da Olimpiade. Sono felice, nella seconda manche ho solo pensato di dover raccogliere il meglio del lavoro fatto, oggi è stato abbastanza per il bronzo. E' una medaglia di squadra, ci spingiamo a vicenda con gli altri ragazzi ed è uno spirito bellissimo”.

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