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Voglia di Giochi olimpici a Lillehammer. Candidatura per il 2026 dopo la splendida edizione 1994?

A Lillehammer torna la voglia di Giochi olimpici. In arrivo una candidatura dopo la splendida edizione del 1994?
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Voglia di Giochi olimpici a Lillehammer. Candidatura per il 2026 dopo la splendida edizione 1994?

Alla domanda "Qual è stata l'edizione dei Giochi olimpici invernali più bella di sempre?", qualunque appassionato o addetto ai lavori non avrebbe dubbi nel rispondere "Lillehammer 1994". Giunge oggi notizia che la città norvegese, entrata nell'immaginario collettivo proprio per quella splendida manifestazione, stia considerando l'ipotesi di lanciare una propria candidatura per un'edizione futura.

Lo ha dichiarato a VG il sindaco della città, Espen Granberg Johnsen. Nei mesi scorsi la municipalità aveva commissionato uno studio di fattibilità in merito a una potenziale candidatura per l'edizione 2026 o 2030. Tale documento ha avuto esito positivo e quindi il comune ha deciso di proseguire nel suo intento.

Stando a Grandberg Johnsen, nel suddetto studio di fattibilità sono stati affrontati quattro diverse tipologie di organizzazione, due delle quali considerate molto forti.

La prima è sostanzialmente una replica dell'edizione 1994. A Lillehammer andrebbero in scena tutte le discipline nordiche (fondo, biathlon, salto, combinata), il freestyle e alcuni match di hockey. Lo sci alpino verrebbe diviso tra Kviftjell e Hafjell, rispettivamente 60 e 20 km a nord di Lillehammer. Le discipline del budello (slittino, bob e skeleton) si terrebbero a Hunderfossen (10 km a nord della città-base). Tutto il pattinaggio (figura, velocità, short track) sarebbe di stanza ad Hamar (80 km a sud). Infine l'hockey diviso tra Lillehammer e Gjøvik (70 km a sud). Resta da capire dove verrebbero collocati lo snowboard e il curling, che nel 1994 non facevano parte del programma olimpico.

La seconda opzione riguarda invece una maggiore dislocazione delle discipline, soprattutto del ghiaccio, in altre città ancora da definire. Lo studio di fattibilità ha invece sconsigliato l'ipotesi di Giochi compatti (tutto a Lillehammer, eccezion fatta per lo sci alpino) e quella di Giochi decentrati in tutta la Norvegia.

Inoltre non va dimenticato come il documento Cio "Agenda 2020" preveda la possibilità che la nazione organizzatrice dei Giochi possa introdurre una tantum discipline a suo piacimento. Il membro norvegese del Cio Gerhard Heiberg ha suggerito che, in caso di successo, i tre sport papabili per entrare nel programma olimpico di un'ipotetica edizione a Lillehammer siano il Bandy, il Mushing e lo Ski Orienteering.

Ovviamente tra i giornalisti norvegesi c'è chi ha posto l'immancabile domanda al sindaco di Lillehammer: "Oslo si era candidata per l'edizione 2022. Sono stati spesi 26 milioni di euro prima che la politica si mettesse di traverso e la capitale rinunciasse. Non avete paura che possa accadere lo stesso?". Granberg Johnsen ha risposto affermando che in primis si potrà trovare un format organizzativo in grado di convincere anche gli scettici, aggiungendo che in virtù del successo dei Giochi 1994 e dell'edizione giovanile del 2016, la candidatura di Lillehammer sarebbe comunque più forte e convincente rispetto a quella di Oslo.

Al riguardo va rimarcato che il forfait di Oslo non derivò da un'opposizione politica nazionale, bensì locale. In seno al consiglio comunale vi fu chi si spaventò per i possibili costi soprattutto del villaggio olimpico. Cadde così una candidatura che verosimilmente avrebbe vinto a mani basse contro Pechino e Almaty.

Dunque, in Norvegia c'è voglia di tornare a organizzare i Giochi olimpici invernali. Vedremo se la buona volontà di Lillehammer si tradurrà in fatti concreti.

Al momento, in ottica 2026, l'unica candidatura davvero ben avviata è quella della Svizzera, con Sion.

Anche l'Austria, con Innsbruck, guarda all'evento, ma il progetto è ancora allo stadio "studio di fattibilità".

Stoccolma e Sapporo hanno espresso interesse nel lanciare una candidatura, ma nel caso svedese siamo ancora lontani dalla fase embrionale, mentre sulla metropoli giapponese prende la doppia spada di Damocle geopolitica rappresentata dai Giochi di Tokyo 2020 e dal fatto che le Olimpiadi invernali si disputeranno in Asia sia nel 2018 che nel 2022. Appaiono infine fumose, per non dire fantasiose, le ipotetiche candidature di Helsinki ed Erzurum.

Il Cio assegnerà i XXV Giochi olimpici invernali nel 2019.

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