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La Svezia ci riprova e valuta una candidatura per le Olimpiadi Invernali del 2030

La Svezia ci riprova e valuta una candidatura per le Olimpiadi Invernali 2030
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La Svezia ci riprova e valuta una candidatura per le Olimpiadi Invernali del 2030

Dopo mesi di stallo, ecco una nuova possibilità per sfatare un tabù. Il consiglio svedese prepara una bozza in vista della prossima riunione del comitato olimpico, mentre regna il silenzio assoluto tra Vancouver, Salt Lake City e Sapporo, in seria difficoltà.

La Svezia valuta una possibile candidatura per le Olimpiadi Invernali del 2030. L'idea scaturisce dalla richiesta del CIO, tornando al mese di dicembre, della volontà di esplorare altre possibilità rispetto a quelle già presenti sul tavolo per l'edizione post Milano Cortina 2026, che già di suo deve convivere con una serie enorme di problematiche.

Il paese nordico ha svolto un meeting con il CIO il mese scorso, dopo aver perso la candidatura per i Giochi poi finiti in Italia. "L'idea è quella di rivedere la proposta del 2026 e di poter realizzare un'Olimpiade in più località della Svezia", ha detto il Segretario Generale del Comitato Olimpico svedese, Asa Edlund Jonsson.

Ci sarà un gruppo che studierà la fattibilità della candidatura, con l'obiettivo di dare un forte impulso all'intero movimento sportivo svedese con il supporto del presidenti del Comitato olimpico e paralimpico, per un piano da presentare in occasione dell'assemblea della SOC (Swedish Olympic Committee) il prossimo 20 aprile.

La Svezia non ha mai ospitato le Olimpiadi Invernali, perdendo tutte le otto volte in cui ha presentato una candidatura ufficiale: Goteborg 1984, Falun 1988 e 1992, Oestersund 1994, 1998 e 2002, Stoccolma 2022 e Stoccolma-Are 2026. La capitale ospitò l'Olimpiade estiva del 1912, l'unica in tutta la storia del paese.

La situazione per questa edizione dei Giochi resta comunque drammatica, viste le vicissitudini di Giappone, Canada e Stati Uniti tra problemi giudiziari da un lato e assenza di supporto da parte dei governi, con gli americani ancora indecisi sul da farsi, mentre l'idea repentina del trittico Chamonix, Valais e Nord Italia era stata sospesa sul nascere nel mese di gennaio, dopo che la controparte francese aveva dichiarato di non avere interesse all'idea proposta dalla Svizzera.

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