Irene Curtoni: "Ai Mondiali di Schladming cercherò l'acuto che mi manca"

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Sci Alpino

Irene Curtoni: "Ai Mondiali di Schladming cercherò l'acuto che mi manca"

È la nostra punta di diamante per i Mondiali di Schladming. Irene Curtoni, ventisettenne della Valtellina, sempre costante durante la stagione, è stata convocata a rappresentare l’Italia in entrambi le discipline tecniche, slalom e gigante. Ecco come l’azzurra sta vivendo il periodo antecedente la grande rassegna iridata

Una settimana fa hai inforcato durante un allenamento stirandoti i muscoli dell’anca. Come ti senti adesso?

Dopo le gare di Flachau sono stata una settimana a casa per curarmi.  Adesso ho sciato un giorno ed è andata bene.

Al momento sei l’unica azzurra sicura ad essersi qualificata per i Mondiali di Schladming in due discipline, slalom e gigante. L’Italia punta su di te, senti pressione addosso?

No, assolutamente. Se mi sono qualificata in entrambe le discipline vuol dire che ho le carte in regola per andarmi a giocare dei posti importanti ai Mondiali di Schladming.

In questa stagione sei molto costante, manca solo l’acuto…i Mondiali potrebbero essere l’occasione giusta?

Lo spero, anch’io mi sono accorta che manca un risultato che abbia più valore. Certe volte, un po’ per sfortuna, non è arrivato. Però so che non ne sono lontana. Ora, alle ultime gare, ho avuto un calo di forma perché non stavo molto bene, ma credo che ai Mondiali tornerò al top e punterò a quell’acuto che manca.

Chi sono le atlete da temere in gigante?

Ce ne sono molte. Sicuramente Tina Maze, che è in testa a tutte, Viktoria Rebensburg, Tessa Worley, Anna Fenninger…ce ne sono diverse, non ce ne è una sola. Sarà una lotta, è una pista che mi piace, quindi non mi tirerò indietro. Non è come nel settore maschile dove c’è un Ted Ligety che domina e poi tutti gli altri posti sono aperti.

E in slalom?

Anche in slalom ce ne sono tante. La concorrenza è molta ampia: Tina Maze, Mikaela Shiffrin, Maria Riesch e tutte le svedesi.

A proposito di Mikaela Shiffrin, cosa pensi di questa ragazzina che a 17 anni ha già vinto tre gare di Coppa del Mondo?

È molto brava, non le si può dire nulla di negativo. Ha scelto di percorrere la sua carriera già molto presto, credo che lavori da una vita per arrivare in quell’obiettivo dove io non ci sono ancora arrivata. Posso arrivarci a 27 – 28 anni.  Io ho fatto dei passi più graduali, mentre lei è stata capace subito di andar forte in Coppa del Mondo. Sembra molto più matura di quello che è in realtà.

In quale delle due discipline, slalom e  gigante, ti senti di poter dare di più ai Mondiali?

È difficile dirlo. Sinora sono stata molto più costante in gigante, però so che anche in slalom posso andare bene. Spero di sorprendermi e andare forte in tutte e due le discipline.

 

 

 

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