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Stefano Gross: "Voglio vincere a Schladming"

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Sci Alpino

Stefano Gross: "Voglio vincere a Schladming"

Si chiama Stefano Gross, Sabo per gli amici, l’azzurro di Pozza di Fassa che quest’anno ci ha fatto divertire e appassionare facendo scoprire all’Italia un nuovo nome su cui puntare per lo slalom speciale. Fino alla scorsa stagione era sconosciuto ai più, quest’anno è uno degli atleti ricercati dai fan della squadra azzurra. Ha saputo dimostrare a tutti gli spettatori della Coppa del Mondo di sci alpino quanto effettivamente vale, quanto si è forti partendo indietro con pettorali altissimi, pista rovinata e ritrovarsi ugualmente tra i migliori al mondo salendo tre volte sul podio, sfiorando la vittoria a Schladming.

Sei stato definito la sorpresa dell’anno, te l’aspettavi una stagione così brillante?

No non me l’aspettavo. Agli inizi della stagione partivo con il pettorale 40, concludere nei migliori cinque al mondo con tre podi non me lo sarei mai immaginato. Mi aspettavo di fare una bella stagione perché stavo già sciando bene l’anno scorso, però non avevo la costanza e la continuità che sono riuscito ad avere quest’anno.

Come hai detto tu, a inizio stagione partivi con pettorali alti mentre a fine stagione facevi parte del primissimo gruppo. Cos’è scattato in te?

È scattata la consapevolezza di essere capace di stare lì davanti con i migliori al mondo. Nonostante partissi con il numero 40, ho fatto sin da subito sette gare molto buone e sono riuscito a migliorare il pettorale molto in fretta addirittura facendo le ultime tre gare partendo nel primo sottogruppo.

Durante la stagione hai conquistato tre podi di cui uno a Schladming. Com’è stato salire sul podio nella gara più attesa dell’anno?

Quella di Schladming è la pista che maggiormente mi rappresenta e che mi è sempre piaciuta di più sin da piccolino quando guardavo le gare in tv. È sempre stato il mio sogno vincere a Schladming. Purtroppo quest’anno per 22 centesimi non ce l’ho fatta, l’anno prossimo faremo i Mondiali torneremo in questa località per i Mondiali e ci riproverò perché sia per pendio, che per preparazione delle piste, che per pubblico, l’Austria in questo momento è molto avanti rispett a noi.

Tutte e tre le volte che sei salito sul podio, la gara è stata vinta da Marcel Hirscher. È così imbattibile?

Penso che nessuno sia imbattibile. Sicuramente ha sciato molto forte durante tutta la stagione, ha vinto la Coppa del Mondo con sole due discipline, ha fatto due doppiette, sia in gigante che in slalom, ad Adelboden e Bansko. Credo comunque che con due manches fatte in una certa maniera, come io non sono purtroppo riuscito a fare quest’anno, sono tutti battibili.

Nello slalom speciale di Kranjska Gora sei arrivato quarto. Un ottimo risultato, ma al termine della gara eri arrabbiato. Come mai questa reazione?

Ero parecchio arrabbiato perché nell’ultima settimana di allenamento stavo sciando molto forte. Non avevo mai sciato così in mia vita. Sono partito con i primi numeri, ma non sono riuscito a portare in gara le buone sensazioni che avevo in allenamento e questo mi è dispiaciuto molto, anche se nella seconda manche sono riuscito a recuperare un po’. Come ho detto prima, fare bene una sola manche non basta. Bisogna farle tutte e due bene per essere davanti.

I tuoi progetti per quest’estate

Riposerò un po’ perché è da giugno dell’anno scorso che sono sugli sci. Un sano riposo e una buona vacanza sicuramente mi farà bene. Riprenderò poi gli allenamenti con molta convinzione: la stagione è andata bene, ma non ci si ferma qua. Il prossimo anno c’è un Mondiale da giocarsi e mi allenerò per provare a vincere tante gare.

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