Come non ricordare quel brutto incidente di due anni fa a St Moritz quando Nadia Fanchini cadde durante il supergigante rompendosi entrambe le ginocchia, abbandonando così il sogno delle Olimpiadi Invernali di Vancouver. Era il 31 gennaio 2010 e le immagini delle sue urla e dei suoi pianti sono ancora impressi nella nostra mente. Oggi Nadia sta di nuovo bene, è pronta a tornare in Coppa del Mondo con il sorriso e ad affrontare la stagione al top come ha sempre fatto in passato quando era la velocista più amata dagli italiani.
Domenica 15 Gennaio 2012
Torni in Coppa del Mondo a Kranjska Gora dopo due ani di assenza dal circo bianco, come ti senti? Mi sento molto bene, mi sono preparata al meglio possibile, fisicamente sto bene, i dolori alla ginocchia ci sono ma le controllo bene. Sono pronta per iniziare la stagione.
Come sono andati gli allenamenti? Sono andati abbastanza bene, mi sto allenando dai primi di settembre. Ho lavorato per gradi: ho iniziato prima in campo libero, poi con gli esercizi, in seguito con i pali e piano piano ho cominciato a fare sempre qualcosa di più. Ultimamente mi sono allenata anche con la squadra delle gigantiste, quindi sono molto contenta.
Che ricordo hai del giorno dell’incidente? Preferisco non ricordare. È successo, ma devo guardare avanti e non pensare alle cose negative, ma a quelle positive.
Cosa hai provato in questi due anni quando guardavi le tue compagne di squadra gareggiare, mentre tu eri a casa? Non è stato bellissimo stare a casa a guardare, perché sai che puoi essere lì anche tu e andare forte. Per me era difficile anche guardare le gare in televisione, però ho cercato di prepararmi al meglio pur sapendo che comunque era dura.
Hai paura di tornare a gareggiare nelle discipline veloci o hai mantenuto la sicurezza? Adesso non posso dire quello che provo. Al momento ho sciato tranquilla, cerco di affrontare al meglio le cose, devo ancora trovarmi in questa situazione ma sono molto determinata e decisa.
A Kraniska Gora ti vedremo gareggiare in una disciplina che non è prettamente la tua: il gigante. Come mai questa decisione? Ho deciso di gareggiare in gigante perché credo che sia meno pericoloso e anche perché è la mia disciplina. In passato, quando ero più giovane, sono stata nel primo gruppo in questa disciplina raccogliendo buoni risultati. In seguito ho avuto degli infortuni e non ho più potuto gareggiare in gigante, ma comunque lo ritengo una mia specialità. Punto sulla polivalenza e a tornare in tutte le discipline.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione? Non pretendo niente da me, cerco di stare tranquilla. Sono due anni che sono fuori e sicuramente non sarà facile, ma affronterò tutto al meglio.
La stagione 2023/2024 è la stagione della consacrazione di Rossignol Forza e sulle piste da sci di tutte le Alpi la febbre del Carving è a livelli altissimi, coinvolgendo non solo gli atleti o i professionisti della neve, ma tutti gli sciatori! Ognuno con il suo livello, ognuno con la sua sciata ed ognuno con il suo angolo di piega!
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