Gli atleti della Coppa del Mondo di sci contro la Fis

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Sci Alpino

Gli atleti della Coppa del Mondo di sci contro la Fis

Ecco la  nuova lettera da parte degli atleti di Coppa del Mondo di sci alpino, in tutto 196, appartententi all'associazione "SkiersPro", contro le decisioni della FIS sulle nuove regole dei materiali che saranno in vigore a partire dalla prossima stagione:

"La strategia FIS, nella creazione di queste nuove regole, deve essere considerata insufficiente, sia sul piano scientifico sia in termini di comunicazione:

- Gli studi su cui si basa la decisione, sono fondati su ipotesi di parte, che sono state pensate per essere confermate dagli studi. Questo deduzioni sono scientificamente discutibili.

- Le obiezioni e le proposte degli atleti, dei loro consulenti e allenatori, oltre che di numerosi esperti, sono state trascurate durante il processo decisionale. Inoltre, esperienze pratiche e considerazioni scientifiche, che hanno suggerito carenze nelle conclusioni sperimentali, sono state ignorate.

Le carenze negli studi che hanno portato alla realizzazione delle nuove regole

 

1. Insufficiente analisi dei materiali

Gli studi prendono in considerazione solo i parametri geometrici degli sci. Tutti gli altri parametri sono stati lasciati fuori dalle indagini, poiché sono stati considerati come difficili o impossibili da regolare.

Per esempio:

Il fatto ben noto che l'elasticità colpisce la tenuta degli sci, e può essere modificata in modo indipendente dalla geometria, è stato ignorato.

Non ci sono conclusioni dello studio, su come i nuovi sci sarebbero compatibili con gli altri materiali (scarponi, piastre, attacchi), e come questi potrebbero essere adattati.

 

2. Insufficiente analisi degli atleti

Gli studi non considerano i diversi effetti delle nuove attrezzature per diverse tipologie di sciatori.

Per esempio:

Le sperimentazioni sono prive di qualsiasi parametro di fatto per le donne o i ragazzi, poiché i test hanno avuto luogo senza alcuna donna o ragazzo a effettuarli.

I metodi che sono stati utilizzati per estrapolare i risultati per le donne e le categorie giovanili, non sono elencati nei risultati.

 

3. Insufficiente analisi delle condizioni

I test, su cui si basa lo studio, non si sono svolti in condizioni di gara.

Per esempio:

La lunghezza dei percorsi di prova (20-34 secondi) non consente conclusioni riguardanti il ​​fattore stanchezza, che è un'ovvia causa di cadute.

Si può presumere che i tester non sono stati in grado o disposti a completare il test eseguendolo come se si fosse in gara e quindi ai più alti livelli di rischio (a causa di dati di rilevamento, cavi e materiali non familiari).

 

4. Insufficiente considerazione delle conseguenze indirette

Gli effetti dei nuovi materiali sui fattori di rischio indiretto non sono stati studiati.

Per esempio:

Gli effetti della maggior derapata (che deve essere prevista) sulle condizioni della neve non è stato considerata.

Vi è ragione di ritenere che un gli atleti adatteranno la loro tecnica ai nuovi materiali, per trarne la massima efficienza. Non c'è stata alcuna indagine su quanti rischi d'infortunio ci potrebbero essere a causa di questo cambio di tecnica.

Per quanto riguarda la sicurezza degli atleti, e per i punti sopra elencati, non si possono considerare responsabili o buoni i cambiamenti regolamentari sui materiali (già decisi dalla FIS) della prossima stagione".

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