I comitati organizzatori della Coppa del Mondo di sci alpino italiani di Alta Badia, Cortina, Gardena e Madonna di Campiglio esprimono profondo rammarico per il mancato accordo con la Federazione Italiana Sport Invernali sui diritti televisivi per il prossimo quinquennio 2011-2016 a soli quattro mesi dall’inizio della Coppa del Mondo.
Martedì 5 Luglio 2011
La richiesta del 45% sui proventi dei diritti televisivi da parte della FISI, deliberata martedì dal Consiglio Federale, rende impossibile l’organizzazione delle gare ai livelli richiesti contrattualmente dalla Federazione Internazionale dello Sci FIS, titolare del circuito, dagli sponsor e dalle televisioni con il rischio di essere cancellati in futuro dal calendario di Coppa del Mondo.
Compito degli organizzatori è allestire un evento di grande professionalità, nel rispetto della sicurezza degli atleti e dei servizi necessari e basilari in un evento sportivo internazionale.
“Non riusciamo a capire - spiegano i responsabili delle Coppe del Mondo - quale sia la strategia della nostra federazione. La proposta dei comitati organizzatori prevede il 35% (gare femminili) - 40% (gare maschili) dei corrispettivi TV alla federazione e il 65%-60% all’organizzazione dell’evento. Alla quota si aggiungono servizi vari per gli sponsor della federazione. Si tratterebbe di un aumento del 30% in quattro anni a favore della federazione. Oltre questa quota non possiamo andare, perché non c’è sostenibilità finanziaria”, spiegano gli organizzatori.
La replica del Presidente della Fisi, Giovanni Morzenti, è stata: “Le gare di Coppa del Mondo, oltre ad essere uno spettacolo sportivo di caratura internazionale, rappresentano uno straordinario strumento di promozione del territorio. Pertanto la Federazione non può farsi carico di pagare, per conto altrui, le spese per la promozione turistica. A quanto pare, invece, ci sono Comitati che intendono fare promozione del territorio utilizzando fondi derivanti dai diritti tv, dalla pubblicità e dal marketing, che appartengono al 100% alla Fisi. Mi chiedo quanto costerebbe a queste località turistiche apparire in televisione per tutte le ore di copertura mediatica dell'evento".
È vero che nello statuto FISI del 2004 c’è scritto che i diritti televisivi sono della FISI, ma si tratta comunque di eventi locali e la normativa vigente assegna, sia alle regioni che ai comuni diritti espliciti in materia di gestione del Turismo e di eventi locali quali le gare di Coppa del Mondo di sci alpino.
Eppure non è la prima volta che si assiste a una diatriba di questo tipo. Già nel 2008, infatti, vi fu un conflitto tra gli organizzatori di Bormio e la Fisi. Secondo gli accordi i diritti tv dovevano essere trattati fino al 2011 da Infront, mentre sul fronte commerciale era la federazione ad avere la priorità operativa che però lasciava trattare i comitati locali, in cambio di una percentuale che dal 10% era passata al 14%. Bormio vendette successivamente per tre anni a Infront i diritti promopubblicitari per la libera di dicembre: ma nessuno, almeno per rispetto della forma, aveva avvisato la federazione.
Le prime gare italiane di Coppa del Mondo della prossima stagione andranno in scena il 16 e 17 dicembre in Val Gardena, il 18 e 19 dicembre in Alta Badia, mentre le gare di Cortina si svolgeranno il 14 e 15 gennaio. Nel 2012, inoltre è previsto un ritorno a Campiglio con uno slalom speciale.
“Senza accordo sostenibile - spiegano gli organizzatori - la FIS potrebbe assegnare queste gare a località estere e la gloriosa storia della Coppa del Mondo di sci italiana, della Saslong, della Gran Risa, della pista Olimpia delle Tofane e della Tre Tre, che in passato hanno ospitato oltre 200 gare di Coppa del Mondo, sarà per sempre archiviata.”
La stagione 2023/2024 è la stagione della consacrazione di Rossignol Forza e sulle piste da sci di tutte le Alpi la febbre del Carving è a livelli altissimi, coinvolgendo non solo gli atleti o i professionisti della neve, ma tutti gli sciatori! Ognuno con il suo livello, ognuno con la sua sciata ed ognuno con il suo angolo di piega!
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