Diritti tv di CdM, la FISI accontenta i comitati organizzatori

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Sci Alpino

Diritti tv di CdM, la FISI accontenta i comitati organizzatori

Il Commissario straordinario della Fisi, Franco Carraro, ha concordato con i Comitati Organizzatori di gare di Coppa del mondo di sci alpino i criteri per la suddivisione dei proventi derivanti dai diritti televisivi.
Alla Fisi andrà il 40% dei diritti tv nel caso di organizzatori di 2 gare maschili di Coppa del mondo, il 35% invece nel caso di organizzatori di 2 gare di Coppa del mondo femminile o di 1 gara maschile.

La decisione ha effetti per la stagione 2011/2012, periodo di vigenza della gestione commissariale.   Restano escluse dall'accordo le gare trentine, in quanto la Federazione ha in essere una convenzione con il Trentino fino a tutto il 2016. Una parte dei proventi dei diritti tv andrà ai Comitati Regionali della Fisi: il 3% quando alla Fisi va il 40% e il 2,60% quando la quota Fisi è del 35%. Queste attribuzioni economiche ai Comitati Regionali saranno strettamente collegate alla presentazione di progetti sull'attività sportiva, da concordarsi con la Federazione stessa.
I termini dell'accordo prevedono anche una serie di servizi aggiuntivi che i Comitati Organizzatori dovranno riconoscere alla Fisi, in particolare: l'utilizzo delle piste riservato alle Nazionali per 4 giorni per le discipline veloci e per 2 giorni per le discipline tecniche, l'organizzazione di competizioni di circuiti minori e giovanili, l'ospitalità alberghiera per gli allenamenti delle squadre, 10 camere dedicate a rappresentanti delle istituzioni politiche sportive e di sponsor della Fisi e 20 pass di ingresso alle gare, sempre riservati a istituzioni e sponsor.

Nella gestione precedente, l'ex-presidente Morzenti aveva ingaggiato con i comitati organizzatori un accordo quinquennale che garantisse alla FISI il 45% dei proventi dei diritti televisivi di ogni gara. Contro questa imposizione le principali località sembravano intenzionate a rinunciare all'organizzazione e la FISI intenzionata a cercare di dirottare gli eventi su località minori (leggi l'articolo completo). Scelta che avrebbe probabilmente fatto precipitare l'Italia indietro di alcuni decenni nell'organizzazione degli eventi sportivi di Coppa del Mondo di Sci.   Per l'anno in corso il commissario Carraro ha sostanzialmente accettato la controproposta dei comitati organizzatori.

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