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Vinatzer, mentalità da campione: "Per la pista hanno fatto il massimo, ho dato tutto senza paura"

Vinatzer, mentalità da campione: '
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2020 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Vinatzer, mentalità da campione: "Per la pista hanno fatto il massimo, ho dato tutto senza paura"

Il quarto posto nel primo slalom della stagione è un risultato da favola per la prestazione dell'azzurro, "ma vedendo quei 19 centesimi dalla vittoria e 7 dal podio... Ora Campiglio, mi piace da matti".

Mentalità da campione, onestà e schiettezza.

Alex Vinatzer non ha paura, l'ha dimostrato in pista sulla Gran Risa, accarezzando l'idea della prima vittoria della carriera dopo una prima manche sontuosa, ma anche nel cuore di una seconda nella quale ha lottato contro una pista ormai in condizioni molto difficili. Il giovanissimo gardenese non è riuscito a conservare il mezzo secondo di margine su Ramon Zenhaeusern, per un quarto posto a soli 19 centesimi dal vincitore e a 7 dal podio, che giocoforza lascia un po' di amarezza per come si era messa la gara e per la sciata di uno dei talenti più belli dello slalom mondiale.

E anche al microfono di Ettore Giovannelli, inviato di Rai Sport, il classe '99 azzurro è stato limpido e diretto: “Avrei firmato per questo piazzamento alla vigilia della gara, ma vedendo i 19 centesimi dal successo...

Almeno il podio avrei potuto agguantarlo, ho commesso un paio di sbavature anche sul piatto, su questa neve lenta diventa bestiale. Io ci ho provato, senza paura anche perchè il nervosismo l'ho patito stamattina, non sapendo a che punto fossi della preparazione. Nella seconda non mi sono fatto problemi. La pista? La neve si è trasformata nella seconda, più umida e sulla quale fatico un pelo di più, ma non ci sono scuse: gli organizzatori hanno fatto un lavoro enorme per mantenerla in buone condizioni, c'era il segno ma si poteva fare”.

E martedì, nella notte di Campiglio, sarà ovviamente lui l'uomo più atteso della nazionale e temuto da tutti i rivali: “Per fortuna c'è subito un'altra occasione, credo di poter fare bene sul ghiaccio di Campiglio. E' una pista che mi piace molto e sarebbe stato bellissimo arrivarci col pettorale rosso. Non l'ho mai indossato”. Beata gioventù, che sogna ad occhi aperti e quei sogni ora può realizzarli, manca solo un passettino.

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