Feller rinasce sulla Gran Risa: "La gara più emozionante della mia carriera". E Schwarz pensa a Campiglio

Hanno riportato il Wunderteam là davanti, quando sembrava che dopo la prima manche fosse Michael Matt l'uomo destinato a provare a regalare il primo successo stagionale ad una nazionale austriaca in crisi.

Non ci sono riusciti, ma si può considerare super la giornata di Manuel Feller e Marco Schwarz, rispettivamente secondo e terzo nello slalom dell'Alta Badia che ha aperto la stagione dei rapid gates. Il tirolese ha sfiorato la prima vittoria della carriera ancora una volta, lui che con quello odierno è al quinto podio senza successi, con quattro top 3 in slalom e nelle ultime tre occasioni parliamo di secondi posti ad un soffio dal trionfo. Nel 2019 a Wengen e Soldeu dietro a Noel (con distacchi di 8 e 18 centesimi), oggi di nuovo a 8 centesimi, ma da Zenhaeusern.

Eppure, il 28enne di Fieberbrunn, che ha cominciato in ritardo la stagione per gestire i problemi alla schiena che erano emersi nuovamente in estate, è al settimo cielo: “E' incredibile quanto velocemente possa cambiare tutto – ha dichiarato all'ufficio stampa dell'OESV – Già in allenamento sentivo che in slalom stavo andando molto bene, ma dopo la scorsa stagione difficile e le prime tre gare in gigante senza punti, si parte con poca fiducia in se stessi”.

Feller, partito col pettorale 26, ha chiuso la prima manche 13esimo, ma solo a 1”01 da Vinatzer, per poi inventarsi una grandissima rimonta che vale pure il ritorno nella top 15 della WCSL, fondamentale già in ottica Campiglio. “Ero già molto contento della prima manche, ma nella seconda sono riuscito a fare quasi tutto perfettamente. Direi che questo sia il momento più emozionante della mia carriera”.

Sesto podio in slalom di Coppa del Mondo, anche in questo caso senza mai vincere (ma c'è riuscito in parallelo e in combinata), per Marco Schwarz che ha definito “bellissimo salire sul podio con Manu, anche se il mio piccolo rimpianto è legato alla prima manche, dove ho sbagliato nella parte alta”. Per il carinziano, la chance sulla 3Tre sarà davvero grande, visto che il feeling con Campiglio è particolare se pensiamo che il primo podio della carriera del buon Marco, a soli 20 anni, arrivò con una grande rimonta proprio nell'edizione 2015 dello slalom sul Canalone Miramonti (fu terzo dietro a Kristoffersen e Hirscher), per poi salire sul secondo gradino del podio nel 2018, battuto solo da Yule.

Resta l'ultimo gradino da scalare, quello più difficile.