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Borsotti il migliore (14°) di una nazionale di gigante insufficiente in Badia. "Domani ci riproviamo"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Borsotti il migliore (14°) di una nazionale di gigante insufficiente in Badia. "Domani ci riproviamo"

Tre atleti a punti, ma le uscite di Della Vite e De Aliprandini che pesano ancora sul bilancio di una squadra azzurra lontanissima dal vertice. Vinatzer, al suo secondo miglior risultato tra le porte larghe, sorride: "Oggi mi sono gasato scendendo su questa pista fantastica".

Il voto? Insufficiente, inutile girarci tanto attorno non solo pensando allo storico della nazionale italiana di gigante sulla Gran Risa, ma anche al recente passato in termini assoluti.

Le due punte che avrebbero dovuto puntare come minimo alla top ten già nel primo dei due giganti in Alta Badia, Filippo Della Vite e Luca De Aliprandini, hanno collezionato un altro “zero” come in Val d'Isère, con il bergamasco che salva comunque il secondo sotto gruppo di partenza in vista di gara-2 prevista lunedì, mentre il trentino ex vice campione del mondo si allontana ancora dai 15 della WCSL.

Il migliore di giornata è stato Giovanni Borsotti, 14° dopo una bella prima manche (col pettorale 22) chiusa in decima posizione. “Volevo arrivare giù e per una volta vedere luce verde, ma tutto sommato non è andata male – l'analisi ai microfoni di Rai Sport da parte del veterano piemontese – Manca qualcosina, la Gran Risa oggi era bellissima e domani può esserci solo l'obiettivo di migliorarsi”.

Alex Vinatzer, 14° in Val d'Isère, oggi si prende un 19° posto per lui positivo, secondo miglior risultato in gigante e guadagnando nove posizioni nella 2^ manche, di nuovo molto solida: “Sono assolutamente contento, l'obiettivo in questa disciplina è sempre la qualifica – le parole del gardenese a Rai Sport – Oggi mi sono gasato scendendo su una pista così bella, davanti ad amici e genitori. Con questo tifo è speciale”.

Hannes Zingerle, vero padrone di casa in Badia, sorride per il suo 24°: “Non arrivavo da un periodo facile, è stata una grande emozione aprire la 2^ manche sulla Gran Risa. Ho sciato abbastanza bene fino a metà, poi ho un po' perso l'uscita muro e in fondo non ho rischiato come volevo”.

Della Vite, deragliato nella seconda manche dopo una buona partenza per provare a riscattare la prima, dove aveva girato al 14° posto a 2”27 da Odermatt, ha visto così la sua gara. “Peccato perchè sopra avevo trovato un buon feeling, quando voglio spingere scio meglio ed è la mia unica arma – ha detto il 22enne bergamasco – Su quella porta più ghiacciata mi sono partite le code e in un attimo ero per terra. Devo attaccare e convincermi che ci sono, nonostante questi due zero. Vedremo domani, ma non cambierò attitudine”.

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