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L'emozione di Valentina Margaglio dopo l'impresa: "Un risultato da dedicare a tutto il movimento"

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Skeletonl'impresa azzurra

L'emozione di Valentina Margaglio dopo l'impresa: "Un risultato da dedicare a tutto il movimento"

La piemontese, col 3° posto odierno a Igls, ha scritto una pagina di storia dello skeleton azzurro diventando la prima atleta italiana a salire su un podio di Coppa del Mondo. Le sue parole nel post gara.

Il giorno più bello della carriera, dopo averlo sognato e accarezzato per tanto tempo.

Un podio meritatissimo, il primo nella storia dello skeleton azzurro in CdM, con la firma di una meravigliosa Valentina Margaglio, capace oggi di esaltarsi su una pista che ama come quella di Igls per conquistare un terzo posto che fa storia.

La classe '93 alessandrina, con il miglior tempo assoluto nella 2^ manche, è stata in grado di risalire dall'ottava piazza sino al terzo gradino di un podio che già fa pensare come a Pechino, ai prossimi Giochi Olimpici, ci saranno da fare i conti anche con l'azzurra di punta del movimento, ormai una realtà a questi livelli. “Sono davvero contentissima – le sue parole a fisi.org in un post gara chiaramente speciale e ricco di emozioni - Ho ascoltato i tecnici e nella seconda run ho pensato solo alla mia discesa.

Sono riuscita a fare delle belle linee e, mentre aspettavo il risultato, ho notato che da metà in poi tutte perdevano e non mi spiegavo come mai. Poi ho cominciato a capire...

Non ho spinto fortissimo, in realtà, perché mi porto dietro ancora qualche conseguenza dell'infortunio al piede che ho subito nella preolimpica”. Margaglio, infatti, era addirittura in dubbio per le prime gare stagionali. “Dopo la prima manche le prime dieci erano tutte molto vicine - prosegue Valentina analizzando la gara di oggi pomeriggio - e questo fa capire come sia salito il livello nelle gare femminili.

E' più difficile arrivare al risultato, però c'è più gusto quando ci si riesce. Non sono abituata a vincere, ma faccio molta meno fatica a recuperare quando sono un po' più indietro nella prima manche. Questo è un aspetto su cui dovrò lavorare. però sento di aver fatto molti passi avanti; una volta facevo un errore e me lo trascinavo dietro per tantissime curve, ora ho imparato a fregarmene e le cose vanno molto meglio. Il lavoro fatto quest'anno è stato davvero tanto: sono due mesi che non torno a casa e ora sono davvero felicissima.

Questo risultato e dedicato a tutto lo skeleton italiano e anche al bob: spero di dare a tutti motivazione”.

Il direttore sportivo Maurizio Oioli è il tecnico che ha seguito tutta la crescita agonistica della piemontese. “Valentina ha avuto una crescita sempre costante, dovuta al grande lavoro fatto ogni anno – spiega il responsabile azzurro - Ha sempre avuto delle doti naturali di spinta eccezionali, ora però sta crescendo anche nella guida. Margaglio e Nikitina sono le due skeletoniste migliori del circuito, in questo momento. Valentina deve solo togliere qualche errore e poi...”.

E ancora: “Il lavoro fatto quest'anno per recuperarla è stato faticoso, intenso, ma ha dato i suoi frutti. Dopo l'infortunio, Valentina è partita seriamente solo a settembre, ma non ci siamo mai fermati. Già la scorsa settimana aveva dato dei segnali ed oggi è arrivato questo risultato che ripaga di tutto. Per il futuro, certamente sulle piste più tecniche dove conta molto la guida, non è ancora al livello delle migliori, ma ha fatto comunque progressi: lei può pensare anche di vincere”.

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