Petter Northug:"Ho cercato di nascondere la verità alla polizia"

A Storlien, Svezia, a pochi chilometri da dove Northug si allena abitualmente (Meråker), Petter Northug ha rilasciato alla testata norvegese Adressa.no, la sua prima intervista dopo l'incidente alla guida della sua Audi Q7 che ha anche avuto come risultato il ferimento di un suo amico seduto come passeggero nell'auto.

Data la sua ubriachezza, Northug ha affermato di aver dovuto far passare un bel pò di tempo prima di essere in grado di parlare con la polizia. Lo sciatore è infatti stato portato in prigione, dove ha dormito diverse ore prima di effettuare il primo interrogatorio.

Quando si è svegliato era ancora abbastanza confuso, e in parte dice che è quella causa delle informazioni errate date alla polizia. Sul perchè sia scappato si giustifica dicendo che c'era nebbia ed era sotto shock, e dopo essersi assicurato che il suo amico stesse bene, non era in grado di ragionare in quel momento, ma che è tornato in sè dopo, e che ha fornito le dichiarazioni alla polizia di sua spontanea volontà.

"Abbiamo bevuto fino alle 5 di mattina", nell'afterparty in seguito all'uscita dai club in cui si erano recati Northug ed i suoi amici, svoltosi proprio a casa di Northug. Quando Northug è tornato a casa tutti gli altri dormivano, fino a quando non è giunta la polizia a prelevarlo.

Nega duramente che questo episodio sia il termine della sua carriera, ma che anzi questo serva per fargli effettuare dei cambiamenti nella sua vita. Anche i suoi genitori sono ovviamente delusi, ma lo supportano, e se avrà energie sufficienti si allenerà anche in queste giornate.

"Non ho paura di ricevere la punizione che merito" risponde, relativamente al pensiero di andare in prigione per mesi, e che questo ovviamente influisca sulla sua preparazione invernale. Spera che gli sponsor non vadano via da lui prima della prossima stagione, e in generale dice che la prima persona ad aver deluso è se stesso.