Michal Lamplot racconta a NEVEITALIA le idee sul futuro del fondo: "La nuova Heat Mass Start avrà il suo equilibrio"

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Sci Nordicol'intervista

Michal Lamplot racconta a NEVEITALIA le idee sul futuro del fondo: "La nuova Heat Mass Start avrà il suo equilibrio"

Abbiamo intervistato, al Forum Nordicum in Val di Fiemme, il race director della FIS tra la novità della gara sui 5 km che vedremo al Tour de Ski, la 50 km di Oslo che fa discutere per l'incrocio tra la prova femminile e quella maschile, la staffetta mista "che purtroppo difficilmente vedremo alle Olimpiadi" e tanto altro, compresa la prolungata esclusione dei russi.

Michal Lamplot guida il movimento dello sci di fondo mondiale in qualità di race director FIS ormai dalla stagione 2022/23 e, nel corso del Forum Nordicum, in corso a Cavalese, centro nevralgico della Val di Fiemme che sta vivendo il Nordic Summer Festival (fino a domenica), abbiamo avuto ai nostri microfoni il dirigente della Repubblica Ceca per parlare dei temi legati al futuro degli sci stretti.

Lamplot ci ha raccontato qualcosa in più su tutte le novità che riguardano il massimo circuito del fondo, a partire dalle Heat Mass Start 5 km, che andranno in scena nel prossimo Tour de Ski, sulle nevi di Dobbiaco. L’idea è partita da un tecnico polacco, poi… “abbiamo deciso di introdurre questo format di gara per rendere più dinamico lo spettacolo per chi guarda le gare in televisione. Sarà come avere tante gare all’interno dello stesso giorno, e sarà uno spettacolo più duraturo e interessante per lo spettatore a casa.

Non temiamo che ci possano essere degli squilibri a seconda della batteria nella quale si capiterà, per quanto riguarda il discorso sulle condizioni della neve. Abbiamo anche già pensato a come distribuire gli atleti in ciascuna delle quattro batterie (ogni gruppo ne disputerà due da 2,5 km ciascuna), seguendo la classifica generale del Tour de Ski, per rendere il tutto più equilibrato”.

Il secondo tema, invece, ha riguardato la 50 km di Oslo, dove quest’anno la gara maschile si intersecherà con quella femminile: “Anche in questo caso vogliamo offrire agli spettatori uno spettacolo sempre maggiore, con tre ore di sci di fondo no stop. Secondo una nostra tabella non ci dovrebbero essere interferenze tra le gare nei punti cruciali delle due prove, ma sarà molto interessante vedere uomini e donne sullo stesso tracciato”. E sulla staffetta mista, approdata da pochi anni in CdM, “si tratta di una gara molto bella e avvincente, spesso combattuta e incerta fino all’ultimo, come accaduto in Engadina la scorsa stagione.

Purtroppo sarà dura inserirla nel programma olimpico in futuro, poiché non ci sono slot disponibili, ma nonostante ciò proveremo a fare del nostro meglio per arrivare un giorno ai Giochi con questo format”.

Toccato anche il tasto dolente sul calo di interesse nei confronti dello sci di fondo e alla possibilità di introdurre nuovi format o novità per ricreare appeal: “La staffetta mista e la heat mass start di quest’anno sono due novità sicuramente positive. Anche per il Tour de Ski stiamo pensando a qualcosa di nuovo, ma non è semplice. L’impegno maggiore sarà rivolto a tutte le attività di contorno, alle grafiche, ai live timing, ai social media, agli eventi collaterali per il tifoso, insomma tutto ciò che può coinvolgere sempre di più all’interno della gara”.

Lamplot ha toccato con NEVEITALIA anche l’argomento relativo alle distanze eque tra uomini e donne: “All’inizio c’è stata qualche difficoltà, soprattutto far accettare alle donne di compiere uno sforzo maggiore a livello di km. Però devo dire che siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti negli ultimi anni e questa sarà la prima Olimpiade dove uomini e donne gareggeranno sulle stesse distanze”.

Al tanto discusso sistema di punteggio (in vigore dal 22/23, proprio dal suo avvento), il race director FIS ha risposto che “le nuove regole sul punteggio sono un invito agli atleti a prendere parte a più gare possibili durante la stagione, visto che premia molto di più la presenza e la costanza nelle prime posizioni che il risultato di livello. Inoltre abbiamo deciso di allargare la zona punti sino al 50° per premiare più atleti e li vogliamo invogliare a prendere parte agli appuntamenti di Coppa del Mondo.

Abbiamo pure aumentato il prize money del Tour de Ski, affinché gli atleti siano stimolati a partecipare, anche perché come ha insegnato la stagione 2023/24, con Amundsen vincitore della generale ai danni di Klaebo, che aveva saltato la kermesse di metà inverno, perdere questo evento compromette in maniera importante la possibilità di conquistare la coppa generale”.

In chiusura una domanda su come è cambiato lo sci di fondo senza i russi: “Qualcosa è cambiato, certo, ma sono altresì convinto che il livello sia molto alto e la competitività non manchi, soprattutto in campo femminile, dove sono tante le nazioni che possono vincere. Anche perché con la situazione attuale è impensabile un rientro degli atleti russi in Coppa del Mondo”.

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