Le svedesi si confermano protagoniste assolute del fondo femminile, ma per la coppa i tempi non sono ancora maturi

Se la scorsa stagione aveva visto la Norvegia trionfare sia in campo maschile, con Johannes Klaebo, sia in campo femminile, con Tiril Weng, quest'anno è toccato come accaduto nell'edizione 2020/2021, agli Stati Uniti portare a casa la sfera di cristallo tra le donne, con Jessie Diggins che è riuscita nell'impresa per la seconda volta in carriera.

Beffate nuovamente le svedesi, che hanno colto ben sedici successi su trentatre gare andate in scena, ma che non sono riuscite a conquistare la coppa con le numerose atlete vittoriose nel corso di questa stagione. La classifica delle atlete più vincenti in questa edizione vede in testa Linn Svahn (per lei è arrivata anche la coppa sprint), con sei centri, seguono Diggins (vincitrice anche del Tour de Ski) e la norvegese Kristine Skistad con cinque timbri, mentre a quota tre troviamo la finnica Kerttu Niskanen e la svedese Frida Karlsson. Due vittorie poi per le svedesi Ebba Andersson, Jonna Sundling ed Emma Ribom, mentre hanno siglato un successo Moa Ilar, sempre in casa Svezia, la statunitense Sophie Laukli, la tedesca Victoria Carl e Krista Parmakoski.

Se per le svedesi, in termine di successi, la stagione è stata ottima, lo stesso non si può dire per le norvegesi: la sprinter Skistad ha letteralmente salvato la stagione, risultando come l'unica atleta in grado di salire sul 1° gradino del podio. Fa specie notare come nelle gare distance siano arrivate zero vittorie per le norge, numeri che dovranno far riflettere e non poco, anche in caso di un clamoroso ritorno di Therese Johaug.

Positiva la stagione anche delle veterane finlandesi Kerttu Niskanen e Krista Parmakoski, che hanno riscattato la stagione 2022/2023, cogliendo quattro vittorie in due; resta il dubbio se la prossima stagione saranno ancora in gara, tenendo conto delle loro carte d'identità...

Lo sci di fondo femminile, fortunatamente, appare molto più equilibrato rispetto al settore maschile, dove si sta assistendo, dall'esclusione dei russi, a un monologo norge. Sicuramente, il rientro delle atlete russe sarebbe una splendida notizia, perchè renderebbe ancor più interessante e competitivo il massimo circuito, con più di cinque nazioni in grado di trionfare. Nei prossimi mesi la FIS dovrà prendere delle decisioni in merito a questa spinosa tematica, ma una possibile riammissione potrebbe solo che migliorare la competitività di questa disciplina.