Krüger trionfa nella 15 Km in tecnica libera di Dobbiaco, 15° De Fabiani

Vittoria dunque per il team Norge ma con l'uomo che non ti aspetti, Simen Hegstad Krüger che in precedenza vantava un unico podio, ottenuto nel Tour de Ski dello scorso anno, proprio a Dobbiaco. Il norvegese è partito con ritmo controllato, passando al primo intermedio in 9a posizione con 7.4" di ritardo dalla vetta, ma ha poi aperto il gas dal terzo km in poi. Ai 5 km ha fatto segnare il secondo miglior tempo, più lento di Musgrave di 3.6", si è poi portato in testa a due terzi di gara dove ha scavalcato il britannico. Nell'ultima tornata Krüger ha poi portato a termine il proprio capolavoro e con un ritmo nettamente superiore agli avversari ha aumentato il vantaggio, che sul traguardo è stato di 10" su Manificat.

Il francese ha condotto la gara con una tattica simile al norvegese, rimontando posizioni dal secondo giro in avanti e soprattutto nella parte finale, che lo ha portato a conquistare il terzo podio stagionale e a consolidare la leadership nella classifica distance.

Altra sospresa di giornata è stato Musgrave, all'attacco sin dai primi km e poi in leggero calo nell'ultima tornata. Il sogno di conquistare la prima vittoria in carriera è durata fino ai 10 Km, dove aveva 4.6" di ritardo da Krüger. A fine gara il britannico ha fatto meglio di 3.5" rispetto al canadese Harvey, finito ai piedi del podio. Sergey Ustiugov, distante 19" dal vincitore, ha completato la top 5. 

Alle sue spalle hanno chiuso Krogh 6°, Holund 7°, Heikkinen 8°, Livers 9° e Klæbo 10°. Il leader della classifica generale ha vissuto oggi la prima giornata difficile, se così si può definire, della stagione ed è parso meno brillante rispetto alle precedenti uscite. Per quanto riguarda gli altri big, 12° Cologna, 20° Sundby e 33° Hellner.

Il migliore degli azzurri è stato De Fabiani 15° a 50" da Krüger, un risultato buono ma soprattutto che fa morale per l'Inseguimento di domani e per il resto della stagione. Ha chiuso in zona punti anche Salvadori, 27° alla fine. Più indietro tutti gli altri italiani in gara: Noeckler 47°, Pasini 57°, Fanton 66°, Bertolina 68°, Gardener 71°, Rastelli 75°, Rigoni 77°, Moeller 79°, Muller 80°.

Klæbo rimane saldamente in testa alla Overall con 652 punti, 250 in più rispetto a Bolshunov, oggi non in gara. Con la piazza d'onore di oggi sale al terzo posto Manificat (388) che è anche leader della classifica distance. Quarto posto per Sundby (350).