Klaebo potrebbe passare al ciclismo pro dopo Milano Cortina 2026? Sì, Thor Hushovd ammette: "50% di chances"

Klaebo è re per la terza volta nella sua Trondheim: oro nella 10 km TC, in un altro tris norge! Gran 12° Ticcò
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Klaebo potrebbe passare al ciclismo pro dopo Milano Cortina 2026? Sì, Thor Hushovd ammette: "50% di chances"

Con l'inizio del Tour de France e la presenza al fianco del team Uno-X (partner del pluricampione mondiale e olimpico), in Norvegia si parla sempre più insistentemente della possibilità che il numero 1 del fondo possa cambiare sport dopo i prossimi Giochi Olimpici. Il manager della compagine Professional, ovvero l'ex iridato 2010, ai microfoni Rai ha confermato che Johannes ci sta pensando molto seriamente...

Gli esempi non mancano, quelli più recenti sono legati ad un paio di corridori che, in prospettiva, potrebbero diventare competitivi ai massimi livelli anche se Florian Lipowitz, tedesco classe 2000 che era una gran promessa del biathlon prima di passare alle due ruote, ha già fatto vedere tanto conquistando i podi nelle classifiche finali di corse World Tour come Parigi-Nizza e Delfinato, conquistandosi la convocazione per il suo primo Tour de France. L’altro esempio è quello di un giovane norvegese (classe 2005), Joergen Nordhagen, 4° all’ultimo Giro Next Gen (lui già inserito da uno squadrone come la Visma Lease a Bike nel team WT) ad un anno e mezzo dal dominio mostrato sugli sci stretti ai Mondiali jr di sci di fondo a Planica.

Dalle discipline invernali al grande ciclismo, ecco che il “botto” potrebbe però arrivare col nome più pesante di tutti: sì, Johannes Hoesflot Klaebo, indiscutibilmente il numero 1 del fondo mondiale e forse già della storia per il movimento, sta pensando eccome di passare al mondo pro sui pedali, a 30 anni e dopo quella che potrebbe essere l’ultima stagione sulla neve, con l’obiettivo di dominare ai Giochi di Milano Cortina 2026 (dopo il 6 su 6 storico di ori mondiali a Trondheim 2025) dove, tra l’altro, il campionissimo norge cercherà il tris consecutivo nelle sprint, individuale e a coppie.

Klaebo era presente sabato scorso alla grande partenza del Tour de France a Lille, esattamente come fece un anno fa per lo start italiano della Grande Boucle, e le voci in Norvegia sono sempre più insistenti, anche perché il cinque volte vincitore della Coppa del Mondo è legato da anni al partner Uno-X, main sponsor della formazione ciclistica di categoria Professional (quella immediatamente sotto al World Tour, che è l’obiettivo del team scandinavo a stretto giro di posta) che è stata nuovamente invitata dall’organizzazione di ASO per partecipare alla corsa più importante al mondo, nella quale tra l’altro la compagine norvegese ha cominciato bene con un 3° e un 4° posto di tappa per Soren Waerenskjold nelle due volate andate in scena.

Se nei giorni scorsi lo stesso Klaebo aveva risposto alla domanda sull’eventuale passaggio al ciclismo con un “prima devo disputare le Olimpiadi, poi vedremo e rifletterò bene su cosa fare, unirmi al team Uno-X Mobility potrebbe essere un obiettivo”, Thor Hushovd, il general manager della formazione norge, ha parlato in maniera ancora più chiara in casa Rai Sport al microfono di Silvano Ploner, che ha intervistato l’ex campione del mondo (iridato nel 2010 a Geelong, ma parliamo di uno sprinter resistente che ha vinto tantissimo, dalla Gand-Wevelgem alle 10 tappe al Tour con 3 maglie verdi in bacheca, oltre ad aver indossato la gialla). “Klaebo è uno dei più grandi atleti che abbiamo in Norvegia, ha una grande resistenza e anche mentalmente è fortissimo – le parole di Hushovd sul connazionale – E’ molto vicino alla nostra squadra ed è competitivo in bici, l’ho visto di persona.

Non si può mai dire cosa accadrà in futuro, ci sono le Olimpiadi dove Johannes vuole vincere diverse medaglie ed è concentrato su quelle, poi vedremo. In passato abbiamo già ammirato atleti capaci di passare da una disciplina all’altra, diciamo che le possibilità che accada per Klaebo sono 50-50”.

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