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Johannes Høsflot Klæbo vince in rimonta l'Inseguimento in tecnica classica di Dobbiaco

Johannes Høsflot Klæbo vince in rimonta l'Inseguimento in tecnica classica di Dobbiaco
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Johannes Høsflot Klæbo vince in rimonta l'Inseguimento in tecnica classica di Dobbiaco

Il norvegese raggiunge la doppia cifra di vittorie in gare individuali di primo livello, la settima della stagione. Piazza d'onore per Sergey Ustiugov, terzo Alexey Poltoranin.

Sin dai primi km la gara ha assunto un copione ben definito, con gli atleti di testa a fare un ritmo regolare che ha lasciato spazio a diverse rimonte dalle retrovie. Al comando della gara si è quindi formato un gruppo, che giro dopo giro si è infoltito sempre di più. I primi ad agganciare Krüger, vincitore ieri, sono stati Manificat, Musgrave e Harvey. Al km 3.5 si è riportato su questi quattro atleti Sergey Ustiugov, mentre al termine della prima tornata sono rientrati anche Klæbo, partito 10° a 35" dal connazionale, Holund e Heikkinen. La gara è proseguita sulla stessa lunghezza d'onda, senza che nessuno si prendesse la responsabilità di forzare il ritmo. Questo ha permesso al gruppetto inseguitore, composto da Cologna, Bessmertnykh, Sundby e Poltoranin, di raggiungere i primi.

Sulla salita dell'ultimo giro sono iniziati i fuochi d'artificio e il primo a lanciare il guanto di sfida è stato Ustiugov, seguito a ruota da Klæbo. Al km 13 è stato il norvegese a lanciare l'attacco, prendendo una manciata di secondi di vantaggio sul rivale. Sull'ultima asperità Ustiugov ha provato a ricucire il gap ma alla fine si è dovuto inchinare al dominatore della stagione per 2". 

Grande rimonta anche per Poltoranin, 14° in partenza, che nella tecnica a lui prediletta ha raccolto quasi tutti gli avversari che lo precedevano, chiudendo 3° a 4.5" dal vincitore. Quarto un altro russo, Bessmertnykh, partito 13°. Alle sue spalle per un decimo ha chiuso Heikkinen

Più indietro tutti i primi quattro della gara di ieri che non hanno saputo tenere il ritmo dei migliori nei km finali. Manificat è giunto 6° a 10.7", Harvey è stato vittima di una caduta appena prima dell'ultima salita e ha chiuso 9° a 16". Ancora più in difficoltà Krüger e Musgrave, rispettivamente 10° e 12°. Tra loro si sono inseriti Holund 7°, Cologna 8° e Sundby 11°. 

Buona gara per Salvadori che ha rimontato dalla 27a alla 20a posizione, chiudendo a 1'33" da Klæbo. Sottotono invece De Fabiani, partito 15° e 27° a fine gara. Fuori dalla zona punti tutti gli altri azzurri, 42° Noeckler, 52° Pasini, 57° Rastelli, 64° Rigoni, 67° Gardener, 68° Bertolina, 69° Fanton e 77° Muller.

Con la vittoria odierna Klæbo sale a quota 752 punti, 324 in più di Manificat, il primo degli inseguitori. In settimana il norvegese ha annunciato che non prenderà parte al Tour de Ski, assenza che permetterà agli avversari di riaprire la lotta per la sfera di cristallo. Al momento i rivali più accreditati sembrano essere il francese e Ustiugov. Klæbo tornerà in gara a metà gennaio nella Sprint di Dresda. 

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