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Iivo Niskanen: "Ho abbandonato il calcio per vincere l'oro a Lahti"

Iivo Niskanen :' Ho abbandonato il calcio per vincere l'oro a Lahti ! '
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Sci NordicoSci di fondo - Finlandia

Iivo Niskanen: "Ho abbandonato il calcio per vincere l'oro a Lahti"

Andiamo a conoscere più da vicino il recente vincitore della medaglia d'oro nella 15km in tecnica classica dei Mondiali di Lahti. Gli inizi, la sua filosofia ,gli allenamenti e il suo progetto di riportare al vertice il fondo finlandese.

Quando il 14 febbraio 2014 Iivo Niskanen perse la medaglia di bronzo olimpica per soli 0“2 dallo svedese Daniel Rickardsson nella 15km in tecnica classica dei Giochi Olimpici di Sochi, la data della 15km in alternato dei mondiali di Lahti 2017 si e' impressa nella sua mente come obiettivo primario da non lasciarsi scappare per nessun motivo al mondo.

Da quel giorno il 25enne fondista finlandese ha centralizzato tutta la sua preparazione per mettersi al collo la medaglia d'oro che sognava fin da bambino, quando lui a 9 anni vide i precedenti mondiali 2001 alla televisione tifando per l'idolo Mika Myllylä 

Per arrivare all'agognato oro iridato ha svolto ogni tipo di allenamento possibile: corsa in montagna, ciclismo, rollerski ,lunghe nuotate nei gelidi laghi che circondano Kuopio, corsa campestre e il tipico allenamento finlandese di potenziamento muscolare che viene praticato correndo nei numerosi stagni paludosi che costellano la regione dei laghi centrali.

Solo in questa stagione le ore effettive di allenamento sono salite ad oltre 900 senza considerare le ore di potenziamento passate in palestra. Di questi durissimi allenamenti che spesso si avvicinano al dolore ma che ora si tramuta in piacere Iivo ne parla in modo particolare: “Dolore ? E' una sensazione simile a mettere un accendino acceso nei tuoi polmoni. Ti brucia così tanto che tu senti il dolore anche la mattina seguente. E' una sensazione piuttosto brutale“

- NO PAIN NO GAIN - Questo motto ben descrive il suo tipo di allenamento. “ Solo con duri esercizi si può spingere il corpo al limite assoluto. Quando si da' tutto la vista si appanna e alcune volte viene da vomitare, ma questo è solamente salutare. Certamente le gare di sci di fondo sono molto dure, ma ciò che consola e' che anche gli altri provano lo stesso dolore durante la competizione. Se tu puoi capire il dolore e spingerti persino oltre allora le tue possibilità sono grandi“.

Anche l'attuale coach Olli Ohtonen conferma questo enorme spirito di sacrificio di Iivo : ”Niskanen non ha problemi nell'entrare nel cosiddetto "lato oscuro" e resistere al dolore. Io penso che le persone che scelgono lo sci di fondo come sport sono le persone che resistono maggiormente al dolore e in un certo senso lo apprezzano di più“ .

Nato 25 anni fa nella piccola cittadina di sole tremilacinquecento anime di Vieremä – cento chilometri a nord di Kuopio – nella regione della Savonia settentrionale da genitori che non avevano mai messo gli sci ai piedi, il piccolo Iivo viene trascinato al cross-country agonistico dalla sorella maggiore Kerttu già attiva fin da piccola. Fino a quel tempo il neo campione del mondo si dilettava solo col calcio e con la corsa campestre.

Vedendo in Tv il suo idolo Mika Myllylä, Iivo si convinse che doveva seguire le sue orme ed abbandonare il calcio giocato.

Nei giorni successivi alla caduta che l'ha coinvolto nella team sprint, Niskanen e' stato attaccato molto duramente dalla stampa svedese e norvegese per il fatto di avere come idolo un atleta coinvolto in fatti relativi al doping del 2001.

Tuttavia lui molto pacatamente ha risposto: ”Mika Myllylä non è più qui con noi. La pressione dei media l'ha portato via. Che possa finalmente riposare in pace. Quando Myllylä vinceva io avevo 8/9 anni e tifavo per il numero uno finlandese e non sapevo minimamente di cose relative al doping. Mi piaceva come miglior sciatore al mondo e speravo che anch'io potessi un giorno essere il migliore al mondo”.

Dopo i primi inizi agonistici, per Iivo a 15 anni arriva il momento di seguire la sorella Kerttu e frequentare il rinomato Istituto dello Sport di Vuokatti.

Nell'accademia sportiva del Kainuu si affida subito alle cure del suo primo vero allenatore, il mago della tecnica classica Esko Paavola che vanta fra le sue “scoperte “ i vari Jauhojärvi , Pärmäkoski e appunto la sorella Kerttu

Coach Paavola così ricorda i primi tempi: ”Ho da subito capito che il ragazzo aveva del gran potenziale da mostrare. Iivo e' sempre stato molto analitico e meticoloso negli allenamenti, aveva una gran fame di conoscere ogni cosa relativa alla tecnica dello sci. Lui dimostrava un'attitudine da atleta maturo già alle scuole superiori. Nel suo tempo libero studiava continuamente i suoi video relativi alla sua tecnica mostrata negli allenamenti. Analizzava ogni particolare e ne discuteva con tutti gli allenatori a Vuokatti“ . In tutti i suoi anni passati in high school Niskanen però ha sempre avuto in tutti gli inverni numerosi problemi legati alla sua salute, con parecchi e continuativi stop per via di virus, bronchiti e problemi respiratori vari che ne hanno limitato il potenziale negli anni da junior .

In uno di quei pochi periodi di grande condizione fisica coach Paavola ricorda un aneddoto avvenuto in Lapponia: “Eravamo ad Yllas a fine marzo per disputare una 10 km a tecnica classica. Iivo aveva 17 anni. In quel periodo non era afflitto da nessun problema di salute e si sentiva così bene che fu in grado di segnare il miglior tempo battendo l'estone Veerpalu che quell'anno vinse l'oro a Liberec 2009“.

Nelle stagioni successive durante gli anni da junior Niskanen non fece cose rimarchevoli nei campionati mondiali di categoria a cui partecipo', guadagnando solamente un bronzo con la staffetta Suomi ad Otepää 2011 .

Ma poi dal 30 gennaio 2014, graziato momentaneamente dai virus, la sua carriera svoltò definitivamente in un vortice ravvicinato di grandi risultati cominciato con l'oro nella 15km classica della Val di Fiemme nei mondiali under 23. Due giorni dopo si rivelo' a livello internazionale col sensazionale 8° posto in Coppa del Mondo a Dobbiaco col quale si assicuro' il posto per le Olimpiadi russe.

A Sochi dopo la grossa delusione nella 15km classica, Iivo si rifece con gli interessi e assieme al suo fidato amico Sami Jauhojärvi vinse un'incredibile medaglia d'oro nella team sprint.

Annata magica il 2014, che si chiuse con la sua prima vittoria in Coppa del Mondo ottenuta lungo il tracciato preferito di Ruka. Poi, a parte il Nordic Opening nelle due stagioni successive il nuovo numero uno di Finlandia non si distinguee in modo particolare causa nuovi piccoli ma ripetuti problemi di salute. Così in collaborazione con il nuovo coach Olli Ohtonen prepara una diversa strategia con il solo intento di arrivare al top per l'evento di casa a Lahti:

- limitare i training camps sulle Alpi

- limitare gli spostamenti ed allenarsi principalmente in zona Kuopio dove ora risiede

- limitare il numero delle gare

- evitare l'inutile fatica del Tour de Ski.

Strategia vincente, subito premiata dal secondo successo a Ruka e soprattutto dalla capacità di arrivare al top della condizione psicofisica a febbraio per centrare la vittoria più bella davanti al presidente finlandese Sauli Niinisto.

Io ricordo una frase che il giovane Iivo disse durante i Campionati Finlandesi di Vaajakoski a fine Marzo 2014 : ”Ho vinto l'oro olimpico che e' piu' prestigioso dei Mondiali, ma Lahti è il posto adatto dove io voglio veramente riportare il pubblico finlandese al piacere di far tifare tutto un popolo per sostenere il fondo Suomi”

E a Lahti Iivo Niskanen l'ha fatto veramente .

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