Bevono due birre, quattro fondisti sudcoreani sospesi 6 mesi e staff tecnico azzerato!

Bevono due birre, quattro fondisti sudcoreani sospesi 6 mesi e staff tecnico azzerato!
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Sci NordicoSci di fondo - Corea del Sud

Bevono due birre, quattro fondisti sudcoreani sospesi 6 mesi e staff tecnico azzerato!

A prima vista potrebbe sembrare uno scherzo, invece è tutto vero. L'agenzia di stampa Yonhap ha riportato che la squadra maschile sudcoreana di sci di fondo e il suo staff tecnico sono finiti nell'occhio del ciclone proprio alla vigilia dei Giochi olimpici di casa. La ragione? Aver bevuto troppa birra...

La federazione di sci coreana (KSA) ha infatti comunicato di aver sospeso per 6 mesi ed escluso dalla squadra nazionale quattro fondisti, rei di aver bevuto durante i Giochi Asiatici invernali disputati a Sapporo a fine febbraio.

I nomi dei quattro non sono stati comunicati, ma possono essere ricavati per esclusione. I sudcoreani presenti in tale manifestazione erano 6 e Yonhap ha comunicato che solamente a due uomini è stato permesso di continuare ad allenarsi sotto l'egidia della federazione. Si tratta di Magnus Kim e Cho Yong-jin. Pertanto questi due non sono coinvolti nel provvedimento.

Di conseguenza i quattro sospesi sono Hwang Jun-ho, Park Seong-beom, Kim Min-woo e Kim Eun-ho. Eccezion fatta per quest'ultimo, gli altri tre hanno fatto parte della staffetta che proprio a Sapporo ha ottenuto la medaglia di bronzo.

I sanzionati si sono difesi affermando di aver bevuto solo un paio di lattine di birra a testa, ma la federazione ha spiegato che la decisione è stata presa per dare un esempio, in maniera tale da riportare la disciplina nel team ed evitare che un incidente del genere si possa ripetere in futuro.

Come se non bastasse la KSA ha annunciato che l'intero staff tecnico, composto dal russo Mikhail Deviatiarov e dagli autoctoni Lee Jun-gil e Pak Byung-joo, non verrà confermato e si sta già provvedendo a trovare dei sostituti per garantire una preparazione ideale agli imminenti Giochi olimpici invernali di casa.

Insomma, pugno di ferro. Evidentemente la volontà è quella di tenere in riga i propri atleti in vista di PyeongChang 2018, allo scopo di evitare qualsiasi polemica o motivo di scandalo.

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