Oggi a Santiago del Cile la camera ardente per Matteo Franzoso prima del rientro in Italia

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Oggi a Santiago del Cile la camera ardente per Matteo Franzoso prima del rientro in Italia

In attesa della data sui funerali del velocista genovese, anche l'ambasciata italiana in Cile ha diffuso la nota relativa alla possibilità di salutare Matteo. Innerhofer, che ha deciso di lasciare il raduno della nazionale a La Parva, in arrivo nelle prossime ore in Italia: il suo sconcerto nell'intervista a Repubblica dice tutto delle ore di angoscia dopo l'incidente.

Sono trascorse poco più di 48 ore dalla notizia del decesso di Matteo Franzoso, che si è spento in una clinica di Santiago nel pomeriggio cileno di lunedì.

Nella giornata odierna, la stessa ambasciata italiana ha reso nota l’apertura della camera ardente, dalle ore 9.00 alle 21.00 locali (quando in Italia sarà piena notte), in via Bezanilla 1240 nel Comune di Independencia (appunto nella provincia di Santiago del Cile), grazie al lavoro dell’agenzia funebre Hogar de Cristo.

Si attende ancora una data per i funerali in Italia del povero Matteo, con i genitori Olga e Marcello e il fratello Michele che sono in Cile ormai da quasi tre giorni.

Arriverà nelle prossime ore a casa Christof Innerhofer, partito nella tarda mattinata cilena di quest’oggi dopo aver deciso, di sua iniziativa, di lasciare il raduno della nazionale (lungo ancora le prossime tre settimane, in attesa di capire se accadrà qualcosa di diverso in base alle scelte federali). Distrutto nell’anima e considerando che in queste condizioni per lui risulta impossibile pensare allo sci, l’iridato di Garmisch 2011 ha fatto i bagagli (tra l’altro per Inner è stato tutto più complicato del previsto visto che gli era stato rubato molto materiale, passaporto compreso, al suo arrivo in Cile quasi due settimane fa, ndr) per tornare in Italia.

Ai colleghi de “La Repubblica”, il campione altoatesino ha raccontato di aver vissuto in maniera diretta l’incidente poi risultato mortale, su quella pista di La Parva, del compagno di squadra: Innerhofer infatti era appena sceso per il suo secondo giro di giornata, sentendo alla radio della caduta di Matteo prima di tornare in seggiovia, dall’alto della quale ha poi visto i soccorsi capendo subito che la situazione risultava già gravissima. E le notti successive, portandolo poi a decidere di lasciare tutto, sono state nella sua mente e nel suo cuore devastanti e impossibili da assorbire per rimanere in Cile.

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