La tuta di Ligety all'asta per finanziare la stagione di AJ Ginnis

La tuta di Ligety all'asta per finanziare la stagione di AJ Ginnis
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La tuta di Ligety all'asta per finanziare la stagione di AJ Ginnis

L'annuncio è apparso ieri su Sideline Swap un sito specializzato nella compravendita di materiale sportivo usato: si tratta della tuta con la quale vinse la medaglia d'Oro ai Campionati Mondiali del 2015.

Per comprendere la situazione è necessario fare un passo indietro e analizzare come funziona il finanziamento degli atleti statunitensi. Solo gli atleti d'elite sono completamente a carico della Federazione, la US Ski and Snowboard Association, per tutti gli altri vale da anni il concetto del "pay for play", un contributo per poter gareggiare che per gli atleti delle squadre B e C varia tra i 20.000 e i 25.000 dollari all'anno tra iscrizione e spese di viaggio. Questo contributo, che copre solo in parte i circa 100.000 dollari che una stagione in Europa costa alla USSA, è dovuto a uno sbilancio di circa 2 milioni nel budget della Federazione tra quanto a disposizione per le attività sportive di vertice (poco più di 22 milioni) e quanto necessario. Si tratta di una situazione che fa storcere il naso ai puristi tanto che un anno fa Bob Beattie, patriarca dello sci a stelle e strisce e coach delle prime medaglie olimpiche statunitensi - Billy Kidd e Jimmie Huega - nel 1964, scrisse una critica lettera alla USSA  denunciando un sistema che, a suo dire, avrebbe escluso in partenza campioni come i gemelli Mahre.

Gli atleti interessati ricevono a fine primavera, quando viene annunciato il roster provvisorio per la stagione successiva, una lettera che li informa dell'ammontare a loro richiesto per poter partecipare. A questo punto ognuno si organizza come meglio crede. Proprio ieri sera a Vail si è svolta una cena, alla presenza di Lindsey Vonn e Steve Nyman, per raccogliere fondi per la squadra B che lo scorso anno portò 80.000 euro da dividere tra 11 atleti; alcuni come la giovanissima Nellie-Rose Talbot, Development Team, ricorrono a piattaforme di crowdfunding come Rallyme creata in partnership con molte federazioni sportive americane.

Ogni mezzo di finanziamento conta e per questa ragione Ted Ligety vuole aiutare il giovane AJ Ginnis nella sua strada verso la vetta. Nato in Grecia, Ginnis spese l'infanzia in Austria prima di trasferirsi nel Vermont e essere chiamato nell'estate del 2012 (a 17 anni) nel Development Team. Selezionato per la Coppa Europa del 2014/15, AJ raccolse con Rallyme 25.000 dollari e in quell'anno oltre a esordire in Coppa del Mondo vinse il Bronzo in Slalom ai Campionati Mondiali Junior di Hafjell. Ora, dopo aver perso una buona parte della scorsa stagione per una lesione al menisco, Ginnis, ancora in squadra C, con il supporto di Ligety - al momento per portare a casa la tuta ci vogliono 4500 euro - prova a andare a caccia dei primi punti di Coppa del Mondo anche se a Levi è uscito nella prima manche.

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