La famiglia Lorenzi e lo Sci Club Sestriere al lavoro: "Pronti su tutti i tavoli, dal ministro Abodi alla FIS"

Foto di Redazione
Info foto

FISI Alpi Occidentali

Sci Alpinociao matteo

La famiglia Lorenzi e lo Sci Club Sestriere al lavoro: "Pronti su tutti i tavoli, dal ministro Abodi alla FIS"

Il giorno dopo i funerali di Matteo Franzoso: dalle parole di mamma Olga a quelle di Adolfo Lorenzi e Alessandro Garrone, sul tema sicurezza ora si vuole fare qualcosa di concreto.

Le esequie sotto la pioggia di Sestriere, con la chiesa di Sant’Edoardo che non poteva contenere una folla davvero enorme, quella che ha accompagnato l’ultimo saluto a Matteo Franzoso, prima della tumulazione al cimitero di San Restituto, a Sauze di Cesana.

Il pomeriggio di martedì è stato doloroso, sentito e al tempo stesso molto importante per avviare una nuova fase, quella di un movimento dello sci che ora deve fare qualcosa di concreto sul fronte della sicurezza, dopo le due immani tragedie che hanno colpito prima la famiglia di Matilde Lorenzi, poi quella del velocista ligure morto lo scorso 15 settembre a causa dell’incidente in pista patito due giorni prima a La Parva.

“Da piccolo sognavi le Olimpiadi e stavi quasi raggiungendo quel sogno, ma sappiate che tu e tuo fratello siete i nostri eroi: con il vostro impegno avete già vinto le Olimpiadi – le parole di mamma Olga nel corso della cerimonia funebre - Tuo papà e io siamo immensamente orgogliosi di te e di tuo fratello, di voi. Continua a sciare amore mio, ti aspettano in Paradiso. Grazie Matte per quello che sei, piccolo grande uomo, spero tanto che questa tua morte possa servire a vivere questo bellissimo sport con più sicurezza”.

Se al funerale al Colle c’erano tanti giovani, sci club ed ex atleti, le istituzioni sportive e non hanno fatto sentire la propria presenza, dai ministri Andrea Abodi e Giancarlo Giorgetti, al presidente federale Flavio Roda e quello del Coni, Luciano Buonfiglio, al comandante generale Andrea De Gennaro per la Guardia di Finanza di cui faceva parte Franzoso, ma poche ore prima dell’addio a Matteo, c’è stato anche un incontro importante all’ATL di Sestriere.

Dopo che la FISI venerdì scorso ha preannunciato una serie di misure da proporre alla Federazione Internazionale, in particolare la definizione di una serie ridotta di piste per gli allenamenti in modo tale da renderle al top della sicurezza come in gara, ecco che la Fondazione Matilde Lorenzi e lo Sci Club Sestriere, la realtà che ha visto crescere Matteo Franzoso, comntinuano a muoversi su questo fronte. “Non avremmo mai voluto essere qui in un’occasione così triste, Matteo è cresciuto con la nostra Lucrezia, fin dalle prime gare, fino alla Nazionale – ha detto Adolfo Lorenzi, come riporta RaiNews - Abbiamo bisogno di tutti, perché ogni tanto ci mancano le energie”.

Dalle collaborazioni col soccorso alpino a un progetto col Politecnico di Torino per la valutazione dei rischi, un’idea già concreta e presentata anche alla FIS, la Fondazione Matilde Lorenzi lavora per cambiare le cose. E Alessandro Garrone, presidente dello Sci Club Sestriere, ha aggiunto: “Al ministro Abodi abbiamo dato la disponibilità di sederci a un tavolo, così come alla FISI e alla FIS. Chiedo che vengano istituiti un ente di vigilanza per lo sci a livello ministeriale e una commissione per la sicurezza degli atleti all’interno della nostra federazione nazionale.

Credo potrebbero aiutare a portare avanti nei tempi giusti questo processo. Chiedo di ascoltare gli atleti e i tecnici; da un anno portiamo avanti un progetto con la Fondazione Lorenzi, con la quale lo Sci Club Sestriere attuerà un sodalizio molto importante e speriamo altri si uniscano, non solo per raccogliere risorse, ma consensi e attenzione.

La FISI qualche giorno fa si è riunita e ha dettato un piano per gli allenamenti, sia a livello nazionale che internazionale – ha continuato Garrone - I soldi per farlo ci sono, ma l’inverno è alle porte e bisogna muoversi”.

Elena Lorenzi, la mamma di Matilde, ha chiosato: “Le parole le ho finite, le lacrime no. Quello che mi amareggia di più è che il sacrificio di Matilde non sia servito. Forse ora qualcuno in più si è svegliato”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Consensi sui social