Croazia bandita dal ghiacciaio: a Zermatt il "caso" legato agli allenamenti dei pro non autorizzati

E' un caso particolare, la cui storia parte dalla serie di cancellazioni delle attesissime e storiche discese di Coppa del Mondo, mai andate in scena sulla “Gran Becca”, che Zermatt e Cervinia avrebbe dovuto ospitare prima nell'autunno 2022 e poi un anno più tardi.

Il meteo si è sempre messo di traverso, le polemiche sono state tantissime, anche e soprattutto per l'impatto ambientale, e la scorsa primavera la FIS ha sospeso, di fatto annullando per ora ogni possibilità di rientrare nel calendario del circo bianco, il progetto pluriennale nato tra Svizzera e Italia.

Poche settimane più tardi Franz Julen, numero 1 di Zermatt Bergbahnen, la società che gestisce gli impianti del ghiacciaio, ha annunciato che in questa estate-autunno 2024 non ci sarebbe stata la possibilità, come invece sempre accaduto, di potersi preparare per le squadre di élite delle varie nazionali.

Il quotidiano svizzero “Blick” ha svelato che, la scorsa settimana, nel corso degli allenamenti (autorizzati) della nazionale giovanile della Croazia, tra gli juniores in pista ci sarebbero stati anche atleti pro; riconosciuti, sono stati rispediti al mittente e per la federazione del paese di Ljutic e Zubcic la “sanzione” è stata quella di vietare l'accesso alle piste per tutto il 2024 all'intera nazionale.

Markus Hasler, CEO degli impianti di risalita di Zermatt, ha spiegato al Blick che “per questo inganno li abbiamo espulsi e ora vieteremo l'accesso ai giovani sciatori croati per tutta l'estate”, aggiungendo che per il futuro non è stata ancora presa una decisione sulla possibilità o meno di permettere di nuovo gli allenamenti ai “big” dal prossimo anno.