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Cosa rimane nel menu di CdM? Calendario equilibrato per gli uomini, molto meno per le donne

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Sci Alpinocoppa del mondo 2022/23

Cosa rimane nel menu di CdM? Calendario equilibrato per gli uomini, molto meno per le donne

Con il trittico di Semmering, si apre una serie di otto gare tecniche consecutive per il settore femminile, che da qui a fine stagione avrà "solo" cinque discese. Da Bormio alle grandi classiche tra velocità e slalom, sarà un grande mese per gli uomini (anche se bisogna recuperare quei due super-g di Lake Louise e Val Gardena...). Con la loro qualità su tre discipline, Shiffrin e Odermatt stra favoriti per il "coppone".

Ventisette gare da una parte, ventotto dall'altra (compresi due recuperi che non sono ancora stati fissati), praticamente ad un terzo del cammino sia per il settore femminile che per quello maschile.

La Coppa del Mondo si appresta a chiudere il 2022, con le ragazze che saranno le prime a tornare in pista subito dopo Natale: da martedì 27 via al trittico di Semmering, con il gigante recupero di quello cancellato a Soelden che inaugura una serie di otto gare tecniche consecutive, con quattro prove tra le porte larghe (ci saranno due giganti anche a Kranjska Gora) e quattro slalom, da quello di giovedì prossimo sulla “Panorama” ai due di Zagabria, sino alla notturna di Flachau.

Tra St. Anton e Cortina, ci saranno poi tre super-g e due discese nei week-end centrali di gennaio, seguiti dal gigante di Kronplatz, sulla splendida “Erta”, sino alla doppia di gare tecniche a Spindleruv Mlyn, per il ritorno della CdM in Repubblica Ceca prima dei Mondiali. Dopo Courchevel Méribel 2023, discesa e super-g a Crans-Montana, il nuovo trittico di velocità a Kvitfjell (con due super-g e una discesa, come a Cortina), per rimanere poi in Scandinavia con gigante e slalom in quel di Are a precedere le finali di Soldeu.

In totale, parliamo di 8 giganti, 7 slalom, 7 super-g e 5 discese (ricordando che le due cancellate a Zermatt-Cervinia non verranno recuperate). Calendario che, al di là dello sbilanciamento in termini di ordine delle gare (otto tecniche consecutive nel cuore della stagione, anche se nel programma originale sarebbero state sette, sono uno sproposito), indica chiaramente come Mikaela Shiffrin sia ancora più favorita di quanto possa sembrare attualmente per la conquista della quinta sfera di cristallo assoluta della carriera.

Mikaela sinora, nell'arco di nove gare disputare sulle dodici in programma (ha saltato solo il trittico di Lake Louise), ha tenuto una media di 63,88 pt per ogni appuntamento; Sofia Goggia, che si trova a 105 lunghezze dalla statunitense, in sette uscite (4 discese, 2 super-g e il gigante disputato a Sestriere) ha avuto una media di 67,14 pt, ma appare evidente che senza il gigante, considerato che la bergamasca salterà Semmering e verosimilmente pure l'altra “doppietta” di Kranjska Gora, e con un super-g alla pari o quasi con Shiffrin, il confronto non si pone neanche visto che la detentrice del trofeo ha portato a casa punti pesanti già in quattro discipline, pur rimanendo sotto standard tra le porte larghe, e inoltre avrà un maggior numero di occasioni a disposizione anche solo limitandosi alle gare tecniche.

Verosimile che, dopo gigante e slalom a Spindleruv Mlyn, quindi al termine di questo mese che porterà poi ai Mondiali, possa essere Petra Vlhova (attualmente a -235 pt dalla vetta) la prima inseguitrice di Shiffrin.

 

CALENDARIO MASCHILE

 

A livello maschile, il calendario di coppa propone ancora 28 gare, 14 tecniche e 14 veloci, questo però tenendo conto di due recuperi, i super-g cancellati a Lake Louise e in Val Gardena, che sono tutt'altro che certi di un reinserimento in calendario, anche perchè di spazi ce ne sono pochissimi.

Molto più equilibrata la distribuzione delle prove anche nel prossimo mese, ripartendo dalla discesa di Bormio di mercoledì prossimo: saranno otto le gare della disciplina regina, visto che dopo la “Stelvio” ecco il Lauberhorn di Wengen, una nuova doppia sfida sulla Streif, nel tempio di Kitzbuehel il 20-21 gennaio, la Kandahar di Garmisch e, dopo la rassegna iridata, altro uno-due in quel di Aspen, per il secondo viaggio stagionale negli States, prima dell'appuntamento finale di Soldeu.

In attesa dei due recuperi, sono appena quattro i super-g in calendario: Bormio, Wengen, Aspen (quasi due mesi senza prove di specialità, in questo caso, sono un'anomalia) e la gara delle finali. Sei i giganti, dopo i quattro già disputati, con il tempio di Adelboden a precedere Garmisch, poi a fine febbraio Palisades Tahoe, la doppietta di Kranjska Gora e Soldeu. Ben otto gli slalom (sui dieci totali, come i giganti) ancora nel menu, ripartendo dalla notturna di Garmisch del prossimo 4 gennaio, poi in serie tutte le classicissime con Adelboden, Wengen, Kitzbuehel e Schladming, infine Chamonix (prima del Mondiale), Palisades Tahoe e l'ultima sfida alle finali.

Forse ancor più che per il settore femminile, Marco Odermatt ha ampio margine per concedersi anche qualche errore (sinora, 9 podi in 10 gare e un 7° posto in discesa, non ha sbagliato... nulla), con la sua enorme qualità su tre discipline e 271 punti di vantaggio rispetto a Kilde: 79,60 la media punti del fenomeno elvetico, 65,62 quella del norvegese su otto gare disputate (due in meno rispetto al rivale, ovvero il gigante di Val d'Isère e il secondo in Badia).

Henrik Kristoffersen, oltre le 400 lunghezze di ritardo da “Odi”, con i sei slalom nell'arco di un mese può pensare di lottare per la seconda piazza con il connazionale Kilde, potrebbe valere lo stesso anche per Braathen, ma per evitare il bis di coppa di Re Odermatt, servirebbe davvero un mezzo miracolo.

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