Consueta parata di stelle all'Atomic Day 2016

Tanti, come al solito, i giornalisti austriaci, ma quest’anno c’era una nutrita rappresentanza di giornalisti italiani che è stata molto apprezzata dal CEO di Atomic Wolfgang Mayrhofer, il quale ha detto che ammira molto l’Italia e la sua passione per lo sci, testimoniata dalla presenza di molti media di casa nostra. Tra le stelle in attività presenti c’erano Ester Ledecká Mattias Hargin, Michaela Kirchgasser, Tina Weirather, Aleksander Aamodt Kilde, Peter Fill, di cui abbiamo parlato a parte, Mikaela Shiffrin, Marcel Hirscher e tanti tanti altri.

Proprio a Hirscher, dominatore del Circo Bianco maschile, è stato consegnato un nuovo casco, un po’ in stile MotoGP soprattutto per quanto riguarda il numero, 89, come il suo anno di nascita. Ecco le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti di questa giornata. Abbiamo visto anche alcuni big austriaci del recente passato come Michael Walchhofer, Benjamin Raich, Brigitte Obermoser, Marlies Schild e Alexandra Meissnitzer, che fungeva da intervistatrice degli atleti mano a mano che entravano nello spazio dedicato ai media. Ecco le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti.

Marcel Hirscher: “Anche se non sembra, sono sempre nervoso per Sölden. Non posso e non devo andare al limite in allenamento. Se ho il numero di partenza e va tutto bene allora vado a tutta, che sia veloce o no. La sesta Coppa consecutiva? Sarei stato deluso se non me l’aveste chiesto, ma sapete tutti che non è una passeggiata o un corso di insegnamento. Le statistiche in tutti i casi parlano contro di me. Ci proverò, senza dubbio, ma se ciò che avrò fatto basterà sarà da vedere”.

Michaela Kirchgasser: “Adesso ci siamo allenati a Pitztal dove ho provato a sciare sul ripido e duro. Anche se le sensazioni sono migliori di una settimana, non posso ancora prendere una decisione (riguardo alla sua presenza a Sölden, ndr). Ma naturalmente vorrei gareggiare, se il ginocchio me lo consentirà”.

Mikaela Shiffrin: “Ho la Coppa del Mondo generale in testa, lo dico francamente. In Nuova Zelanda abbiamo perso solo due giorni per il maltempo. Mi sento bene, il feeling che avevo lo scorso inverno c’è ancora, manca solo una piccola rifinitura per arrivare al punto giusto. Deve funzionare tutto. Devo vincere in slalom e in gigante, forse la velocità è ancora un’incognita. Vinto una volta prendo fiducia, se non ci riesco è difficile fare andar bene le cose. Ho già gareggiato a Lake Louise e conosco la pista, ma l’esperienza nella velocità fa una grossa differenza. In conclusione farò slalom e gigante, le combinate forse, tutto il resto vedremo…”.