Roberto Nani: "Salire sul podio sarà solo questione di tempo"

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Roberto Nani: "Salire sul podio sarà solo questione di tempo"

È stato il migliore azzurro tra le porte larghe e ora sogna di salire sul podio che ormai è alla sua portata. Ottavo nella classifica di specialità, Roberto Nani, venticinquenne di Livigno, ci ha raccontato la sua ultima stagione tra delusioni e soddisfazioni e l’emozione della prima esperienza olimpica.

Un bilancio di questa stagione

È stata una stagione positiva. Gli obiettivi che mi ero prefissato, sono stati raggiunti. Volevo entrare nei migliori 15 al mondo in gigante. Sono molto contento di come sia andata questa stagione.

Quest’anno sei stato il miglior azzurro in questa disciplina, cosa è cambiato  in te rispetto agli anni  passati?

Dall’estate è stato fatto un lavoro mirato sui problemi che ho avuto l’anno scorso. Sono quindi riuscito a ottenere questi buoni risultati. Per essere davanti e salire sul podio bisogna ancora lavorare su certe cose, ma la strada è quella giusta. Sarà solo una questione di tempo e di costanza sull’allenamento.

Sei andato due volte vicino al podio, l’Italia conta molto su di te per il futuro. Ti dà pressione?

Assolutamente no. Penso a fare quello che per me è meglio e quello che viene, viene. Non sto a pensare a quello che dicono al di fuori. Sono molto concentrato su quello che faccio e cerco di riportare quello che so fare in gara.

Una gara che ti ha deluso, dove avresti voluto fare di più

La mia delusione è stata a inizio stagione con l’apertura di Soelden. Mi aspettavo molto di più. Venivo da un periodo buono, da un buon lavoro svolto sui ghiacciai durante la preparazione estiva. Ero in condizione di fare un bel risultato, ma non è stato così.

Quest’anno hai partecipato per la prima volta alle Olimpiadi. Come hai vissuto questa esperienza?

L’ho vissuta serenamente, ero consapevole di quello che potevo fare, ma senza mettermi troppe pressioni. Sono stato tranquillo, non mi sono creato pensieri in testa prima dell’evento. È stata un’esperienza positiva. Sono andato a Sochi sapendo che potevo far bene. Ci ho provato, non è andata come volevo, ma non ho rammarichi per questa gara perché ho dato il meglio di me stesso.

I tuoi progetti per quest’estate in vista della prossima stagione

Sicuramente il primo obiettivo sarà la continuità, quindi la costanza di riuscire a portare in fondo più prove possibili con la performance più alta. Punterò molto su questo. Come si è visto quest’anno, la grossa differenza si faceva in due manche. Saliva sul podio chi sbagliava di meno.

 

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