Kristoffersen: "E' successo tutto in fretta!". Hirscher: "A volte vado oltre il limite"

HENRIK KRISTOFFERSEN: "Mi sono reso conto di quel che ho fatto, ma è difficile raccontarlo. E' realtà, ho vinto la mia prima gara in Coppa del Mondo, non pensavo potesse accadere così in fretta. Ci speravo, certo, ma è sempre una novità, per me. Fino allo scorso anno il mio miglior risultato era un 11° posto, era la mia prima stagione in Coppa del Mondo e sembravo ancora lontano dal vertice nel 2012-2013. Questo, oltretutto, è stato il mio primo slalom in notturna, spero che sia solo l'inizio di qualcosa di grande!". 

MARCEL HIRSCHER: "Henrik ha 19 anni e l'età ti aiuta, perché in quella fase della tua carriera non pensi molto, non importa se esci o commetti un errore. Ogni volta che entrava tra i primi 5 poteva essere un successo per lui, ma adesso è sempre costante ad alto livello, ha una tecnica brillante e una sciata intelligente. E' uno dei leader della nuova generazione, noi possiamo imparare da loro. Nello sci a questo livello tutti sbagliano, Henrik oggi ha sbagliato meno degli altri e ha vinto. Più errori commetti, più lontano ti ritrovi dai migliori. C'erano 50.000 persone che urlavano questa sera e quando l'urlo della folla si alza io cerco solo di andare più veloce possibile. Ma a volte tutto questo è uno svantaggio, perché mi spingo oltre il limite. In ogni caso, questa resta una gara fantastica, io vivo qua vicino, ho solo grandi ricordi di questo slalom. E' bello tornare qua dove ho conquistato la prima Coppa del Mondo generale e il primo titolo mondiale". 

FELIX NEUREUTHER: "Henrik ha tutta la mia stima, oggi ha mostrato a tutti come si scia in slalom. E' veramente bravo, solido, costante, non è stata una sorpresa vederlo vincere la pressione qui a Schladming e imporsi. Sono contento per il mio podio, la seconda manche era molto più difficile della prima, l'ha disegnata il mio allenatore e l'ha resa veramente difficile. Ma io amo tracciati di questo tipo, mi permettono di spingere al massimo e di prendermi qualche vantaggio sugli altri. Sapevo di essere stato veloce una volta giunto al traguardo, ma sapevo anche che qualcuno avrebbe potuto battermi".