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La storia pazzesca del ritorno di Wiley Maple: vince subito in SAC e punta alla CdM dopo 4 anni

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La storia pazzesca del ritorno di Wiley Maple: vince subito in SAC e punta alla CdM dopo 4 anni

Il discesista statunitense ha vinto nelle scorse ore a Corralco al debutto stagionale (tra le donne successo di Fleckenstein), lui che ha collezionato 71 gettoni nel massimo circuito e a 29 anni si era fermato con una schiena a pezzi. Riparte da "indipendente". ispirato da Clarey e con tanti sogni.

La storia pazzesca di un ritorno per pura passione, per liberare quello spirito che è sempre stato selvaggio, puro, di un ragazzo che ha visto svanire il suo sogno alla fine del 2019, sofferente ormai da mesi nel fisico e nell'anima.

Wiley Maple vuole tornare a gareggiare in Coppa del Mondo e un primo passo è stato fatto, con il classe 1990 di Aspen che ha debuttato in questa stagione a Corralco, nella prima discesa della tappa cilena di South American Cup, e l'ha fatto vincendo subito, contro rivali di buon livello visto che sul podio sono saliti atleti con una certa costanza tra Coppa Europa e massimo circuito, ovvero il francese Ken Caillot, secondo a 42 centesimi dallo statunitense, e il padrone di casa Henrik Von Appen, che ha pagato 9 decimi (ha concluso 9° il miglior italiano, Luca Resinelli, mentre la discesa femminile ha visto imporsi la canadese Stefanie Fleckenstein).

Un'avventura del tutto particolare quella del velocista made in USA nel circo bianco, un atleta capace di collezionare 71 presenze in CdM, con il best a Saalbach 2015 (17° in discesa) e pure la partecipazione alla gara regina ai Giochi Olimpici, 30° a PyeongChang 2018. L'ultima apparizione a fine 2019 a Bormio, prima di vivere tre anni lontano dal movimento agonistico e riprovarci già nella stagione 2022/23 tra Nor-Am e Coppa Europa.

In queste ore, “Ski Racing Media” ha intercettato Maple raccontandone la storia recente, dalla laurea conseguita alla voglia di divertirsi ancora nel circuito interno americano, il World Pro Ski Tour, ma solo dall'estate 2023 Maple ha realmente deciso di provarci per tornare tra i grandi. Si allena in maniera indipendente, non rientrando nei quadri della nazionale a stelle e strisce, seguito da coach Will Gregorak dopo aver vissuto due momenti devastanti per il suo percorso agonistico, con la morte di coach Sam Coffey, al quale era legatissimo, e con enormi problemi alla schiena che l'avevano fermato, appunto, in quel maledetto 2019.

Il buon Wiley ha lavorato a Saas-Fee nel mese di agosto, ora tre settimane sulle nevi sudamericane ed è previsto un blocco fondamentale, quello di novembre a Copper Mountain, sperando di potersi confrontare con i colleghi della nazionale USA in chiave qualificazione per la Coppa del Mondo, anche se prima dovrebbe giocarsela tra Nor-Am e Coppa Europa. “La finestra per ottenere prestazioni atletiche elevate è breve, ma lo stesso Johan Clarey, con quello che ha fatto oltre i 40 anni, mi ha ispirato per tornare – le parole di Maple in merito – Atleti come lui, oppure come lo stesso Tom Brady nel football americano, mostrano come sia possibile tenere aperta questa finestra.

Ho pensato che ora fosse il momento di tornare alle gare, al tempo stesso si tratta anche di un tentativo di cambiare il modo in cui era finita la mia carriera”.

Le difficoltà, ora che il discesista statunitense si sente bene dal punto di vista fisico, sono pure di natura economica, visto che “servono circa 100mila dollari per gestire un'intera stagione, anche se è difficile quantificarlo non sapendo ancora a quali gare parteciperò”. La federsci USA non ha voluto commentare, tramite il capo del settore velocità Burkhard Schaffer, il possibile inserimento di Maple in nazionale, mentre coach Gregorak ha aggiunto a Ski Racing Media. “Molti discesisti vivono la parte migliore della loro carriera in età avanzata. Con i guai fisici che ha avuto Wiley, oltre i 30 anni e fosse uno specialista delle discipline tecniche, vi direi che sarebbe abbastanza irrealistico un ritorno ad alti livelli. Trattandosi di un velocista che ha caratteristiche particolari, ci crediamo eccome”.

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