Kristoffersen torna ad allenarsi coi compagni di squadra ma si lamenta per l'allontanamento del padre-manager

Il campione norvegese è stato rinserito nel team a seguito dell'accettazione dell'ultimatum che la dirigenza della Federsci della Norvegia gli ha imposto al termine dell'incontro chiarificatore di lunedì 14 ottobre. Nell'occasione Kristoffersen ha dovuto: chiedere scusa ai compagni di squadra, correggere i suoi comportamenti e soprattutto rinunciare alla presenza assidua del padre durante gli allenamenti con la nazionale. 

Proprio quest'ultimo punto non è stato del tutto digerito dall'ultimo vincitore della coppettà di slalom che alla televisione nazionale NRK ha espresso tutto il suo disappunto: "E' chiaro che voglio che mio padre sia sempre al mio fianco. Abbiamo sempre lavorato molto bene assieme perchè dovrei rinunciare a lui proprio adesso? Non riesco sinceramente a capire il perchè di questa richiesta."

Un'affermazione che ha sorpreso il giornalista che stava conducendo l'intervista che ha così incalzato lo sciatore chiedendo se per caso non fosse d'accordo con quanto richiesto dalla federazione e Kristoffersen ha nuovamente ribadito il concetto, "Non devo per forza essere d'accordo con loro. Credo che non sia un reato quello di pensarla diversamente da loro. Al momento comunque non voglio aggiungere altro." 

Se l'atleta pare intenzionato a non voler placare i toni polemici, un comportamento diverso lo sta tenendo la federazione norvegese. Il direttore sportivo del team Norge Claus Ryste si è infatti limitato solamente a parlare di gare annunciando la partecipazione di Kristoffersen alle prove della Val d'Isere, e rimanendo decisamente sul vago sull'argomento Lars Kristoffersen (padre-manager dell'atleta n.d.r.), "Penso che sia una questione che dovremo risolvere e a cui stiamo facendo delle valutazioni. Ma non ho intenzione di darvi ulteriori dettagli."

Insomma la vicenda sembra ancora lontana dal tanto auspicato lieto fine.