Il medico che ha operato Reichelt: "Un ritorno è possibile". Il capo allenatore Puelacher: "Deciderà più avanti"

Un vero e proprio shock in casa Austria, con l'aggiunta poche ore più tardi del grave infortunio occorso pure a Christopher Neumayer, anch'egli costretto a concludere anzitempo la stagione sulla Stelvio.

Il week-end di Bormio è stato nero per il Wunderteam e per Hannes Reichelt, che potrebbe aver concluso la sua carriera con la caduta all'attacco della curva di Fontana Lunga; il 39enne salisburghese si è ritrovato con il ginocchio destro completamente distrutto, come ha confermato il medico che l'ha operato domenica, il dottor Karl Golser, ai microfoni di ORF. “Hannes è di buon umore e positivo per un possibile rientro, che non escludo. Certo non si tratta di un infortunio da poter recuperare in sei mesi, visto che oltre al legamento crociato anteriore, erano completamente strappati i legamenti esterni e il menisco esterno ed interno, oltre alle parti ossee”.

Il capo allenatore del settore maschile, Andreas Puelacher, parla di “shock per lui e per tutti noi, ma non possiamo dire ora cosa ne sarà della carriera di Hannes. Dovrà decidere con calma nelle prossime settimane, per capire se provare o meno a tornare”.

Tredici vittorie in Coppa del Mondo, l'ultima alle finali di Aspen 2017 (anche se quest'anno aveva cominciato benissimo e con ritrovata competitività) nella sua specialità preferita, quel super-g che gli ha regalato una sfera di cristallo di specialità (2008) e il titolo mondiale a Beaver Creek 2015, anche se nel cuore di tutto il popolo austriaco rimarrà per sempre l'impresa sulla Streif, quando vinse la discesa di Kitzbuehel (25 gennaio 2014) per la prima e unica volta in carriera. Ventiquattr'ore prima di operarsi alla schiena, rinunciando al sogno olimpico a Sochi, Reichelt dimostrò una tempra fuori dal comune.

Quella che gli servirà nuovamente per sperare anche solo di tornare in pista, ad oltre 40 anni.