E Odermatt cosa fa? Viaggio in Alaska per divertirsi in neve fresca, ma è già tempo di test a Reiteralm

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

E Odermatt cosa fa? Viaggio in Alaska per divertirsi in neve fresca, ma è già tempo di test a Reiteralm

Nella sua base austriaca, il fenomeno rossocrociato ha ripreso gli allenamenti dopo una settimana oltreoceano. Chi lo sfiderà nella stagione olimpica? Meillard pare l'unico in grado di rimanere non troppo lontano in chiave coppa, nella velocità la concorrenza interna non manca (in attesa di capire cosa faranno Kilde e Sarrazin).

Marco Odermatt ha salutato tutti dopo le finali di Sun Valley e, rimanendo oltreoceano, si è trasferito a nord, sempre sulla costa ovest degli Stati Uniti, per concedersi con amici poco più di una settimana di vacanza, ma sempre con lo sci nella testa.

Il fenomeno di Buochs, infatti, si è divertito in neve fresca concedendosi comunque un po’ di relax, saltando l’impegno dei campionati nazionali, prima di riattaccare la spina a livello agonistico.

Sì, perché anche i test primaverili vanno interpretati in questa maniera e dalla giornata di ieri, il quattro volte vincitore della Coppa del Mondo è tornato a fare sul serio, nella sua base austriaca di Reiteralm. Ma chi saranno i potenziali rivali di “Odi” nella stagione olimpica? Se per le gare dei Giochi è chiaro che la concorrenza non mancherà, a partire dai compagni di squadra von Allmen e Monney nella velocità, con Dominik Paris sulla “sua” Stelvio per un grande sogno, ma pure in gigante non si scherza, da Kristoffersen a Meillard in primis, ovvero coloro che l’hanno battuto tra le gare conclusive di Kranjska Gora, Hafjell e Sun Valley, in ottica quinta sfera di cristallo assoluta consecutiva è chiaro che il margine del nidvaldese pare davvero difficile da colmare.

Loic Meillard, se starà bene sin dall’inizio e non come accaduto quest’anno con l’infortunio alla schiena di Soelden, potrebbe comunque provare a non finire troppo distante già dopo qualche gara per mantenere viva la sfida, mentre Marco Schwarz è ancora lontano da quel livello strepitoso del 2023/24, prima del crac di Bormio, e per quanto riguarda Kilde, sarebbe già tanto avere l’asso norge in buone condizioni per giocarsi qualcosa di importante alle Olimpiadi, proprio come Sarrazin pensando alle sfide veloci.

In prospettiva, sono Atle Lie McGrath e Lucas Pinheiro Braathen coloro che dovranno provare a fare un ultimo salto di qualità per avvicinarsi viste le loro enormi qualità anche in ottica polivalenza, ma pure nei casi dei “gemelli” classe 2000 gli infortuni (e la scelta di fermarsi un inverno per il neo brasiliano) hanno frenato la crescita. Anche se l’età è ancora ampiamente dalla loro parte.

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