Dopo un paio di rinvii, ecco la prima di tanti atleti attesi e in cerca di punti e... sensazioni.
Lunedì 12 Agosto 2019
Sulle nevi neozelandesi di Coronet Peak, è andato in scena il classico gigante d'apertura valido anche per i campionati nazionali.
Se c'è stato un autentico dominatore, l'austriaco Magnus Walch, anche gli azzurri si sono comportati decisamente bene, nel primo vero impegno della nuova stagione: Stefano Baruffaldi, Daniele Sorio e Roberto Nani hanno chiuso nell'ordine alle spalle del classe '92 già protagonista con continuità in Coppa del Mondo nel Wunderteam (ha chiuso 19° ad Adelboden, giusto per avere un'idea...).
Baruffaldi ha concluso a 99 centesimi da Walch, dopo aver terminato la prima manche un decimo alle sue spalle, ma è stato Daniele Sorio ad impressionare in apertura, firmando il miglior tempo davanti a Nicholas Iliano (lo svizzero col cuore in Italia ha poi chiuso al 5° posto) e con 23 centesimi sullo stesso austriaco, prima di perdersi un po' nella seconda, salvando comunque il podio per 2 soli centesimi a scapito di Roberto Nani, autore di un'ottima seconda.
Il livignasco è volato in Nuova Zelanda per migliorare la propria situazione a livello di punti FIS e al contempo allenarsi in buone condizioni per ritrovare il posto in nazionale, obiettivo sognato anche da Sorio che, lo scorso marzo a Kranjska Gora, era stato convocato per la quarta volta in carriera nel massimo circuito dopo essere tornato a vincere (a distanza di 4 anni) in un gigante FIS ad Oberjoch.
Da segnalare anche il 7° posto di Ian Gut, il fratello di Lara che sta cercando il salto di qualità, ma anche i piazzamenti (dal 9° all'11°) di tre ottimi atleti come lo svizzero Bissig, il norvegese Monsen e lo slovacco Andreas Zampa. Altri azzurri? Buon 16° a meno di 2 secondi dal leader e a 8 decimi dal podio per Alex Hofer, 24° per Pietro Franceschetti, 40° per il classe 2002 Lorenzo Thomas Bini. Domani a Coronet Peak è previsto uno slalom.
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