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Aksel Lund Svindal sta meglio: "Ho i piani A, B e C, dipende da come andrà il ginocchio"

Aksel Lund Svindal sta meglio: 'Ho i piani A, B e C, dipende da come andrà il ginocchio'
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Aksel Lund Svindal sta meglio: "Ho i piani A, B e C, dipende da come andrà il ginocchio"

La superstar dello sci Aksel Lund Svindal si avvicina alla prossima stagione in condizioni promettenti. Sebbene il ginocchio abbia ancora bisogno di un trattamento speciale, resiste a tutti i carichi durante l'allenamento. La scorsa settimana a Saas-Fee, il norvegese è rimasto in piedi in allungo per sette giorni di fila e non lo aveva fatto per tre anni.

Per la prima volta in tre anni, Svindal lo scorso marzo ha concluso una stagione. Nell'ottobre 2014 si era rotto il tendine d'Achille in una partita di calcio ed era rimasto fermo per tutto l’inverno. Nel 2016 ha vinto il superG a Kitzbühel a gennaio ma il giorno dopo è caduto in discesa rompendosi il legamento crociato anteriore e il menisco del ginocchio destro. Nel 2017 ha abbandonato la stagione a Wengen a causa di un altro intervento chirurgico al ginocchio. Lo scorso inverno malgrado gli acciacchi ha comunque conquistato l'oro in discesa ai Giochi di PyeongChang 2018.

Ora affronta la nuova stagione e non è chiaro se sarà la sua ultima nello sci agonistico. A marzo il ginocchio era gonfio a marzo come dopo un'operazione. "Sono stato in grado di pedalare solo per due mesi, poi ho ricominciato l'allenamento coi pesi e ho pensato che avrei potuto fare ancora qualcosa di buono - ha detto il due volte campione olimpico alla conferenza stampa di presentazione della squadra Head a Sölden -. Sto pianificando tutto l'inverno, questo è il piano A. Ma ci sono anche i piani B e C. Dipende da come andrà il ginocchio.

"L'anno scorso, sono andato al limite o forse anche oltre il limite, penso di dover prestare un po' più di attenzione quest'anno, ci sono state le Olimpiadi l’anno scorso, ho sforzato moltp il ginocchio e l'ho pagato in primavera, ora dovrò usare la testa - continua Svindal che a quasi 36 anni non ne vuole sapere di ritirarsi e non ne ha abbastanza delle gare, anzi, è più rilassato che mai -. Per me è ancora divertente sapere che se a inizio stagione vai forte come Kjetil Jansrud e Matthias Mayer vuol dire che sei ben preparato e se arrivo davanti a loro l’adrenalina sale a mille ed è per questo che è ancora divertente gareggiare“.

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