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Stephanie Brunner riparte per la terza volta: "A luglio dovrei già essere pronta per tornare in pista"

Stephanie Brunner riparte per la terza volta: 'A luglio dovrei già essere pronta per tornare in pista'
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Sci Alpino

Stephanie Brunner riparte per la terza volta: "A luglio dovrei già essere pronta per tornare in pista"

Due stop devastanti in meno di un anno, ma la volontà di giocarsela di nuovo ai massimi livelli dall'inizio della prossima stagione. Si racconta la gigantista austriaca...

Stephanie Brunner e la dea bendata non hanno certo avuto un ottimo rapporto negli ultimi tempi.

La doppia rottura del crociato tra il marzo 2018, quando il ginocchio fece crac per una caduta nella discesa dei campionati austriaci, e lo scorso mese di gennaio, non sembrano fermare la volontà di una delle più talentuose specialiste del circuito, capace a 25 anni di essere costantemente in primo gruppo nonostante i recenti infortuni.

Al rientro, nella scorsa stagione Brunner è stata capace di concludere per quattro volte in altrettante gare tra le prime 6, cogliendo finalmente il primo e meritatissimo podio in Coppa del Mondo a Killington, nel gigante vinto da Federica Brignone. Ora è chiamata ad una nuova ripartenza, con un nuovo responsabile tecnico alla guida di una nazionale austriaca delle specialità tecniche che, infortuni a parte (davvero moltissimi negli ultimi 3 anni), vuole dare una svolta con l'ex responsabile della norvegia maschile, Christian Mitter, tornato in patria.

Ho avuto una buona fase di riabilitazione, posso correre e fare di nuovo tutto – spiega “Stephi” - Ho lavorato tanto nel centro olimpico di Innsbruck, spesso in compagnia di Stefan Brennsteiner (altro infortunato di lusso del settore maschile del Wunderteam, ndr). Dopo un po' di tempo, allenarsi individualmente diventa parecchio noioso”.

L'obiettivo è rimettere gli sci ai piedi già a luglio: “Sì, dovrei farcela anche perchè mi sono fermata a gennaio, quindi già in primavera ero a buon punto. Avevo vissuto una stagione ottima sino a quel momento, proverò a ripartire da quel punto”.

La tirolese, che si era già fratturata tibia e perone nel 2012 per poi laurearsi campionessa del mondo juniores di slalom a Roccaraso (battendo una certa Petra Vlhova, tra le altre...), e premiata in quel caso da Alberto Tomba, non è certo una che molla facilmente e punta dritto al gran rientro a Solden. “Non abbiamo ancora definito la mia presenza o meno in Argentina per il lavoro autunnale, dovremo valutare la mia condizione nei primi allenamenti estivi”.

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