Petra Vlhová trionfa nello slalom di Åre

Quando si destreggia nella selva di pali la slovacca, 20 anni, iridata junior nel 2014 sulle nevi di casa di Jasnå, ha uno stile particolare con la testa incassata in mezzo alle spalle che ricorda quello di Marlies Schild e Vreni Schneider, le slalomiste più vincenti nella storia della Coppa del Mondo. Non è possibile prevedere se vincerà tanto quanto loro, oltretutto non c’era oggi in gara la slalomista nettamente più forte degli ultimi tre anni, Mikaela Shiffrin, ma intanto la piccola Petra sulle nevi svedesi si è portata a casa la prima vittoria in Coppa del Mondo della carriera, lei che ad Aspen due settimane fa aveva fatto il suo primo risultato nelle top ten finendo settima e che nella marcia di avvicinamento alla gara odierna aveva vinto uno slalom di Coppa Europa a Trysil cinque giorni fa. Oggi si è confermata con pieno merito anche al massimo livello dando un bel dispiacere a Frida Hansdotter.

La svedese, in rimonta dal quinto posto a metà gara, deve mangiarsi le mani per l’occasione mancata a causa di una prima manche troppo controllata nella quale aveva accumulato 62 centesimi di ritardo da Vlhová, la slovacca nella seconda manche gliene ha concessi solamente 3 trionfando con 59 centesimi di margine. Lo diciamo tutte le volte che Frida arriva seconda ma vale la pena ripeterlo: per sua fortuna la svedese ha vinto due gare in carriera altrimenti questa del secondo posto diventerebbe una vera e propria maledizione in quanto le sue piazze d’onore in carriera sono 14. Secondo podio in Coppa per la norvegese Nina Løseth, che con 65 centesimi di distacco è terza, il medesimo piazzamento conquistato lo scorso 4 gennaio a Zagabria: è la conferma che Nina non è mai stata così in forma, sia in slalom sia in gigante.

Bel quarto posto e miglior risultato stagionale per Miss Incostanza, l’austriaca Michaela Kirchgasser, quinta la svizzera Wendy Holdener, anche lei al miglior risultato stagionale, sesta Veronika Zuzulová, l’unica slovacca prima di Vlhová a vincere uno slalom di Coppa del Mondo, esattamente il 29 dicembre 2012 a Semmering, settima la ceca Šárka Záhrobská Strachová, entrambe le atlete nate quando esisteva ancora la Cecoslovacchia sono state un po’ sottotono. Ottava la svedese Emelie Wikström che da quasi quattro anni non arrivava tra le prime dieci, nona la francese Nastasia Noens e decima la vincitrice di 365 giorni fa, la svedese Maria Pietilä Holmner.

Nella classifica di specialità Hansdotter scavalca di 20 punti l’assente Shiffrin, Vlhová è a 60 punti dalla svedese. Solito disastro azzurro tra le porte strette, l’unica a salvarsi in qualche modo è Manuela Moelgg, quattordicesima, ventunesima Irene Curtoni, ventitreesima Chiara Costazza. Il Circo Rosa si trasferisce ora in Francia dando il cambio agli uomini in Val d’Isère, dove venerdì e sabato sono in calendario una discesa e una combinata con discesa.