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La Norvegia in versione rosa? Occhio a Maria Therese Tviberg, a partire da Soelden...

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

La Norvegia in versione rosa? Occhio a Maria Therese Tviberg, a partire da Soelden...

La polivalente classe 1994 si sta allenando a Fonna e, proprio nell'opening del 2019, ottenne il miglior risultato della carriera. Sta allargando i suoi orizzonti dallo slalom al super-g e... non ha paura di nulla.

Hanno perso Nina Haver-Loeseth, che ha deciso di ritirarsi (un po' a sorpresa) al termine della scorsa stagione, e rinunciato per un un'annata intera ad una campionessa come Ragnhild Mowinckel, senza contare l'addio all'agonismo anche di Maren Skjoeld, dopo la decisione di escluderla dai quadri nazionali.

Considerato che il movimento non è ricchissimo in termini numerici al vertice del settore femminile, mentre tra gli uomini sono già esplosi nuovi talenti da Coppa del Mondo, la Norvegia in rosa si è aggrappata nella velocità a Kajsa Vickhoff Lie e, nelle discipline tecniche, a Kristin Lysdahl, Thea Louise Stjernesund, ma soprattutto a Mina Fuerst Holtmann che, dopo il 4° posto nel gigante di Soelden, ha sfiorato il primo successo nel massimo circuito a Courchevel, rimontata per soli 4 centesimi da Federica Brignone.

Nell'opening dell'ottobre 2019 sul Rettenbach, però, di poco alle spalle della compagna di squadra c'era Maria Therese Tviberg, capace di ottenere col 6° posto finale il miglior risultato della carriera; la polivalente classe '94 è una sciatrice ancora tutta da scoprire e in questi giorni ha ripreso la preparazione sul ghiacciaio di Fonna (dove stanno lavorando anche gli uomini), un paio di mesi dopo il primo approccio a giugno.

Chissà che l'anticipo del gigante inaugurale della prossima Coppa del Mondo, previsto il 17 ottobre nella località dell'Oetztal, non possa caricare ulteriormente una Tviberg che, sino al gigante dello scorso anno a Soelden, aveva come miglior risultato in CdM un 10° posto in combinata a Crans-Montana, nel febbraio 2017, poco prima del lungo stop (oltre un anno) per il crac al crociato subito nella prima prova della discesa di Lake Louise, il 28 novembre 2017. Lo stesso infortunio che l'aveva già fermata nella primavera 2015, ritardando l'esplosione di un talento già emerso ai campionati del mondo juniores.

Una vera polivalente che, nella stagione 2019/2020, alternando i giganti di Coppa del Mondo agli impegni in più discipline in Coppa Europa, dallo slalom, dove ha disputato le ultime gare dell'annata con le prove di Bad Wiessee, sino al super-g (è arrivata 5° a fine stagione in Val Sarentino), ha dimostrato di avere un potenziale di alto livello, soprattutto nel “suo” gigante dove, oltre al 6° posto di Soelden, si è piazzata ottava a Courchevel prima di avere un calo tra gennaio e febbraio. Attenzione, però, perchè nell'opening in programma ormai tra poco più di due mesi potrebbe sorprendere, considerate anche le sue caratteristiche che ben si adattano ad una pista come quella del Rettenbach.

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