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Il film della stagione valsa il sogno di una vita: da Soelden a quel pomeriggio di Are

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Sci Alpinofede 30... e lode

Il film della stagione valsa il sogno di una vita: da Soelden a quel pomeriggio di Are

Nel giorno del 30esimo compleanno, celebriamo Federica Brignone rivivendo la sua storica Coppa del Mondo.

Il sogno di una vita realizzato nell'arco di quattro mesi o poco più, da Soelden a quel pomeriggio di un mercoledì di vigilia ad Are, quando arrivò la notizia che anche le gare svedesi sarebbero state cancellate per l'emergenza Coronavirus.

Federica Brignone compie 30 anni e la vogliamo celebrare ricordando quanto fatto in una stagione 2019/2020 che l'ha portata a diventare la prima sciatrice italiana della storia a conquistare la sfera di cristallo assoluta (“condita” dalle coppe di gigante e combinata e dal podio finale pure in discesa, super-g e parallelo).


UN'ESTATE SENZA INTOPPI


L'esordio è come di consueto a Soelden, il 26 ottobre 2019, su quel Rettenbach che quattro prima ha visto Federica trionfare, ma l'ha vista pure sul secondo gradino del podio nell'edizione precedente del gigante austriaco. Arriverà un quinto posto, nel giorno del primo trionfo in carriera di Alice Robinson, che non preoccupa più di tanto la valdostana, consapevole di aver finalmente potuto costruire una vera base in estate, senza gli infortuni dei due anni precedenti. E si vedrà eccome soprattutto nelle discipline veloci...

Quattro settimane dopo l'opening, mentre Shiffrin vince da par suo a Levi, Fede lavora a Copper Mountain su tutte le discipline e si presenta in gran forma a Killington, nell'ultimo week-end di novembre: la “Superstar” che l'aveva vista imporsi l'anno precedente, premia una grande Marta Bassino al primo hurrà in CdM, ma Brignone è seconda bruciando Shiffrin con una grande 2^ manche. Un risultato fondamentale che, a sorpresa, potrebbe addirittura bissare il giorno successivo in slalom, quando in piena corsa per il podio esce nella 2^ manche.

Sarà l'unico vero inciampo (eccezion fatta per il super-g di Bansko) di un'annata magica, che riparte la settimana successiva da Lake Louise: Fede rinuncia alle discese (scelta che non farà più nel corso dei mesi successivi), mentre in super-g se la gioca per le primissime posizioni sino al tratto finale di scorrimento che la relega al 7° posto. Il ritorno in Europa rappresenta il primo punto di svolta: sabato 14 dicembre comincia il week-end di Sankt Moritz e in super-g spettacolare e tostissimo, l'azzurra batte ancora Shiffrin ma, come a Killington, deve accontentarsi della seconda piazza dietro ad una compagna di squadra, in questo caso Sofia Goggia che la supera per un solo centesimo.

Ventiquattr'ore più tardi, lo slalom parallelo la vede chiudere al 6° posto, eliminata nei quarti di finale di una gara che vede Mikaela Shiffrin rinunciare per preparare il gigante di Courchevel. Martedì 17 ecco quindi la gara in Alta Savoia che segna il primo, meritato sigillo della stagione di Federica Brignone: terza dopo la prima manche, a poco più di un decimo dalla sorpresa Mina Fuerst Holtmann e incollata a Marta Bassino, la valdostana si scatena nella seconda per bruciare di soli 4 centesimi la stessa norvegese. La trasferta francese prosegue a Val d'Isère, ma il week-end sulla Oreiller-Killy, dopo una sola prova di discesa, va in fumo a causa del meteo pazzo che costringe alla cancellazione delle gare (discesa e combinata). Mikaela Shiffrin, che aveva deciso di rimanere a riposo, può sorridere e preparare al meglio la due giorni di fine anno a Lienz, dove la leader di Coppa del Mondo allunga in maniera decisa vincendo sia gigante che slalom sulla “Schlossberg”. Nel primo caso, Fede è “solo” quarta e vede in pericolo anche il pettorale rosso di specialità, mentre in slalom porta a casa un 13° posto comunque utile (partendo sempre col n° 31).


LA SVOLTA A GENNAIO


Tra gli slalom di Zagabria e Flachau, che vedono Vlhova battere due volte Shiffrin, mentre Brignone decide di puntare sulle altre discipline, va in scena il primo dei week-end chiave per Federica. Si tratta di quello di Altenmarkt-Zauchensee, l'11-12 gennaio 2020, con Fede che si piazza 17esima in discesa, ma piazza la seconda stoccata in combinata alpina, resistendo al ritorno di Holdener dopo un grande super-g, nel quale deragliano sia Vlhova che Shiffrin.

E la settimana successiva, ecco l'ambiente magico di Sestriere ad accompagnare un altro trionfo, il secondo in gigante, al termine di una gara folle sulla Kandahar G.A. Agnelli, visto che l'azzurra (in testa già a metà gara) vince ex-aequo con Petra Vlhova e con Mikaela Shiffrin terza, ad un solo centesimi dalle due grandi rivali. La Coppa del Mondo sembra ancora aperta, a maggior ragione dopo il gigante parallelo del giorno successivo che vede esultare la francese Direz (tra mille polemiche per la discrepanza tra i due tracciati) e Brignone quarta, perdendo la “finalina” per il 3° posto contro Bassino, ma con qualche punto guadagnato su Vlhova e Shiffrin uscite anzitempo.

Il week-end lungo di Bansko, però, riporta la vincitrice delle tre Coppe del Mondo precedenti in fuga: Mikaela si impone sia nella prima discesa del venerdì che nel super-g domenicale, chiudendo invece quarta nella seconda discesa, in quel sabato 25 gennaio che entrerà nella storia per la tripletta azzurra che vede Elena Curtoni precedere Bassino e, appunto, Brignone. Fede, già seconda il giorno precedente dietro a Shiffrin nella discesa n° 1, raccoglie meno di quanto seminato sulla pista bulgara, ideale per le sue caratteristiche, visto che in super-g inscena un gran duello con la statunitense, ma l'impatto violento con una porta ad un passo dal traguardo, la priva di una possibile vittoria.

Si va poi a Rosa Khutor per un altro week-end dedicato alla velocità, ma il meteo pazzo della località russa porta a cancellare tutte le prove e la stessa discesa del sabato, con il solo super-g della domenica in calendario: ed è un trionfo azzurro, con il poker stagionale di Federica che piega per un paio di decimi Sofia Goggia, accorciando di 100 punti il distacco da Shiffrin che aveva scelto di evitare la trasferta. Proprio in quelle ore, la fuoriclasse del Colorado riceverà la terribile notizia della morte del padre, non tornando più in gara sino ad Are, quando il previsto rientro è stato stoppato dalla pandemia e quindi dalla cancellazione delle ultime gare.

Federica non può sapere quando e se Mikaela tornerà in corsa, inoltre c'è una Vlhova sempre più in forma anche nella velocità: bisogna fare punti pesanti in tutte le gare e Brignone non sbaglia un colpo. A Garmisch, in un week-end durissimo su una pista difficilissima come la “Kandahar”, solo una strepitosa Rebensburg la batte in discesa, mentre in super-g questa volta manca qualcosa ad una Fede costretta ad accontentarsi della quinta piazza, che risulterà però tutt'altro che un brutto risultato...

A Kranjska Gora, invece, la delusione per l'8° posto in gigante è certamente palpabile, anche perchè seguita dall'uscita in slalom del giorno successivo, mentre Shiffrin rimane in testa alla coppa e Vlhova si avvicina pericolosamente alla seconda piazza. Fede non era stata benissimo prima del week-end sulla “Podkoren”, ma si ristabilisce completamente verso il trittico chiave di Crans-Montana, dove balza in vetta alla classifica generale. Prima portando a casa un 7° e un 4° posto nelle due discese vinte da Lara Gut-Behrami, poi vincendo la combinata alpina che rappresenterà la gara della verità, visto che Vlhova esce in slalom quando stava per giocarsi il successo con la stessa Fede sul filo di lana, dopo un super-g in cui la slovacca aveva limitato i danni da una Brignone scatenata.

L'ultima gara dell'anno sarà quella del 29 febbraio (con la combinata del giorno successivo annullata a causa di una fittissima nevicata), proprio a casa sulle nevi di La Thuile. Il super-g sulla “3 Franco Berthod” vede Nina Ortlieb conquistare la prima gara della sua carriera in Coppa del Mondo, Federica è seconda ad un solo centesimo dall'austriaca e può comunque esultare, guadagnando altri 30 punti su Vlhova. Poi succederà quanto sappiamo, con le gare di Ofterschwang, Are e Cortina cancellate in toto. E l'11 marzo, al tempo di una merenda in hotel nel giorno precedente allo slalom parallelo previsto in Svezia, arriverà l'ufficialità di una coppa storica.

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