Il Circo Rosa perde i pezzi: dice basta anche Jessica Lindell Vikarby

Il Circo Rosa perde i pezzi: dice basta anche Jessica Lindell-Vikarby
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Il Circo Rosa perde i pezzi: dice basta anche Jessica Lindell Vikarby

E’ davvero un’emorragia nello sci alpino femminile: dopo i ritiri delle numerose stelle della squadra austriaca, della francese Marie Marchand-Arvier, delle svizzere Dominique GisinNadja Kamer, senza contare l'anno sabbatico della slovena Tina Maze, ad abbandonare l’attività agonistica è la svedese Jessica Lindell Vikarby.

“E’ tempo di affrontare un nuovo capitolo della mia vita! Sento che è il momento giusto per dire addio allo sport come atleta attiva dopo il bronzo mondiale di quest’anno. E’ stato un viaggio fantastico con alti e bassi, duro lavoro e gioia!Tante emozioni che possono arrivare solo dallo sport!Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato attraverso gli anni. Calorosi saluti Jessica” Questo il post scritto dalla 31enne scandinava sul suo blog di Wordpress senza specificare i motivi del ritiro ma le voci che circolavano già un mese e mezzo fa parlavano di problemi alla schiena che Jessica non riusciva a risolvere completamente.

Nata il 7 febbraio 1984 a Huddinge, nella contea di Stoccolma, Jessica Lindell Vikarby disputa le prime gare FIS e i primi campionati nazionali juniores all’inizio del 2000. Nel dicembre dello stesso anno debutta in Coppa Europa, manifestazione che non la vedrà mai piazzare grandi acuti, invece ai suoi terzi Mondiali juniores vincerà l’oro in gigante a Serre-Chevalier nel 2003. Nel frattempo ha esordito in Coppa del Mondo il 26 ottobre 2002 chiudendo con un incredibile settimo posto il gigante di Sölden partendo col numero 59, poco meno di due mesi dopo a Lenzerheide arriva quarta addirittura in discesa e nona in combinata, specialità nella quale sarà ottava ai Mondiali di St. Moritz del 2003.

Il futuro sembra tutto di questa fenomenale svedese e invece nell’ottobre del 2003 arriva la prima mazzata, sotto forma di una rottura del legamento crociato anteriore e del collaterale del ginocchio sinistro mentre si sta allenando in discesa a Saas Fee. Salta tutta la stagione 2003-2004 e fa molta fatica a tornare ai livelli di un tempo, tanto che dovrà aspettare il 14 gennaio 2006 per tornare tra le top ten in Coppa del Mondo piazzandosi settima nella discesa di Bad Kleinkirchheim. Il 2 dicembre 2007 col terzo posto nel superG di Lake Louise, sempre in superG il 26 gennaio 2009 arriva la prima vittoria a Cortina d’Ampezzo e sei giorni dopo arriva terza a Garmisch-Partenkirchen.

E’ chiaramente una delle favorite nella specialità per i Mondiali ma arriva però dodicesima e il giorno successivo, il 4 febbraio, mentre sta provando la discesa iridata, arriva la seconda mazzata sotto forma di caduta nella quale si distrugge il ginocchio destro: rottura del legamento crociato anteriore e strappo del legamento interno. Nelle stagioni successive sono solo due i piazzamenti tra le top ten di Coppa, cominciano a essere un po’ di più nelle stagioni successive, specialmente in gigante, specialità che finora era stata non diciamo marginale, perché Jessica aveva dimostrato proprio nel suo esordio in Coppa di saperci fare anche tra le porte larghe, ma quasi.

La sua miglior stagione arriva nel 2013-2014, con ben cinque podi in gigante e la sua seconda vittoria in Coppa del Mondo, la prima nella specialità, a Beaver Creek. Fino all’ultima gara lotta per vincere il trofeo di specialità, anzi, alle finali di Lenzerheide si presenta da leader ma una grandissima Anna Fenninger vincendo le strappa dalle mani la coppetta malgrado finisca terza, suo ottavo e ultimo podio in Coppa. Nell’ultimo inverno a causa dei problemi fisici lascia perdere la velocità non cimentandosi più in superG e discesa, specialità in cui malgrado gli infortuni la limitassero aveva continuato a gareggiare, e si concentra solo sul gigante. Il settimo posto nella gara di casa a Åre è il suo 36° e ultimo piazzamento tra le top ten di Coppa.

Ma è ai Mondiali di Vail/Beaver Creek, su una pista dove aveva vinto l’inverno precedente e dove si trova benissimo, che Jessica ha un sussulto d’orgoglio: arriva infatti la tanto sospirata medaglia, un bronzo, che in sette edizioni consecutive dei Mondiali e tre consecutive delle Olimpiadi non era mai riuscita a vincere. Chiude la carriera con la sua 228a gara di Coppa del Mondo, il gigante di Méribel dello scorso 22 marzo, nel quale è ventiduesima. Svedese decisamente anomala rispetto alla media delle sue connazionali che sono più orientate verso lo slalom (anche se poi Pernilla Wiberg e Anja Pärson sono state grandissime polivalenti), Jessica Lindell Vikarby è stata una sciatrice tecnica ma più incline alla velocità e senza i gravi infortuni subiti la sua carriera, che è già stata comunque più che buona, avrebbe potuto avere tutt’altro spessore. Buona vita al di fuori dello sci Jessica!

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