"Ho ancora motivazioni e mi diverto": Mikaela Shiffrin e una lunga storia davanti non solo per i record

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"Ho ancora motivazioni e mi diverto": Mikaela Shiffrin e una lunga storia davanti non solo per i record

La statunitense, dopo la conquista della quinta Coppa del Mondo generale (e il record di Stenmark, giusto per citarne uno, battuto nelle scorse settimane), già pensa ai test di aprile a Kvitfjell, dove sarà in pista assieme a Goggia e Kilde nei giorni del "debutto" di coach Karin Harjo al suo fianco.

Giura di avere ancora motivazioni e di divertirsi parecchio, d'altronde lo si capisce da come interpreta ogni gara, ma anche da come sa assorbire ora le sconfitte, vedi il post slalom iridato di Méribel, quanto tutti le avevano già messo al collo la medaglia d'oro.

A 28 anni e dopo un'altra stagione da record, Mikaela Shiffrin non sembra avere confini, con la netta sensazione che arriverà almeno sino ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 perchè sì, in quel caso un conto in sospeso c'è con la rassegna a cinque cerchi, dopo quanto successo a Pechino 2022.

La fuoriclasse di Edwards, però, ha sempre pensato che vincere in Coppa del Mondo fosse la priorità e, dopo due stagioni difficili per tanti motivi, quelle a cavallo dell'era pandemica, dal 2021/22 e soprattutto in quest'ultimo inverno, è tornata la dominatrice assoluta di una classifica generale che Mikaela ha conquistato per la quinta volta, una sola in meno rispetto ai sei “copponi” di Annemarie Moser-Proell.

Nel 2023/24 sarà ancora una volta quello l'obiettivo, a maggior ragione nell'annata senza i grandi eventi, e già nelle prossime settimane Shiffrin sarà in pista tra test e lavoro sul piano tecnico e fisico, dopo aver aperto la stagione con un successo, in slalom a Levi, e averla chiusa allo stesso modo ieri nel gigante delle finali di Soldeu.

Già dai primi di aprile, la superstar americana sarà in pista a Kvitfjell, proprio come lo scorso anno, per i test in casa Atomic che coinvolgeranno anche il fidanzato (e compagno di marca) Aleksander Aamodt Kilde e la stessa Sofia Goggia. E in quei giorni sulle nevi norvegesi, ci sarà anche l'esordio, anche se le due si conoscono molto bene da anni in seno alla federazione statunitense, di Karin Harjo in qualità di head coach del Team Shiffrin.

Pensare che Shiffrin possa superare i 100 successi in CdM ora sembra un traguardo naturale, ma quanto lavoro dietro a tutto questo, visto che già pareva impossibile, solo qualche anno fa, credere al sorpasso delle 86 leggendarie vittorie di Ingemar Stenmark. Non solo, in questo 2022/23 la pluricampionessa olimpica e mondiale ha battuto pure il primato di podi a livello femminile, proprio ieri con il 138° rispetto ai 137 di Lindsey Vonn, ma è pure in vetta da sola nella graduatoria delle plurivittoriose in gigante (21 a 20 rispetto a Vreni Schneider), dove ha davvero cambiato passo portando a casa gli ultimi sei consecutivi, Mondiale compreso, e ben sette in una sola stagione come mai nessuno.

Quasi 1000 i punti di vantaggio sulla seconda della generale, Lara Gut-Behrami, il record personale di punti (2206, era arrivata a 2204 nell'anno dei record di vittorie, 17, quattro anni fa), con 14 timbri in coppa e quella cifra, 88, che vorrà già aggiornare all'inizio della prossima avventura, tra 7 mesi a Soelden.

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