Goggia in gran forma, ora Cervinia prima del Sudamerica. Parla coach Agazzi: "Tanto lavoro e fiducia"

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Gabriele Facciotti

Sci Alpinol'intervista

Goggia in gran forma, ora Cervinia prima del Sudamerica. Parla coach Agazzi: "Tanto lavoro e fiducia"

Intervistato da "L'Eco di Bergamo", il tecnico della fuoriclasse tricolore analizza quanto fatto sinora, ripartendo dalla scorsa primavera, e il focus velocità a La Parva dopo il raduno al via il 1° settembre da Ushuaia. Sì, con il gigante in più "a tempo pieno", Sofia può puntare a giocarsi qualcosa di importante anche in chiave classifica generale.

Sofia Goggia sta vivendo finalmente un’estate “tranquilla”, o meglio di piena preparazione senza alcun intoppo, dopo quella 2024 in recupero dal gravissimo infortunio di Ponte di Legno.

Non è un caso se nella velocità, la campionessa olimpica 2018 di discesa abbia trovato maggiori difficoltà anche rispetto al gigante, dove invece la sua crescita è stata costante sino a giocarsi la zona podio (che tra le porte larghe le manca dal 2018, ndr), sfiorato con una rimonta capolavoro a Sestriere, e perderlo nella 2^ manche di Are. E il ritorno nella top-3 della classifica generale, alle spalle di Brignone e Gut-Behrami, fa pensare che in ottica inverno 2025/26, al netto del grande obiettivo dei Giochi sulle nevi di Cortina, il discorso “coppone” c’è eccome nella testa di Sofia.

Se ne parla poco, come giusto che sia in questa fase, e lo stesso coach Luca Agazzi, alla quarta stagione con Goggia, si è focalizzato, in un’intervista pubblicata quest’oggi da “L’Eco di Bergamo” e realizzata dal collega Federico Errante, sul lavoro da svolgere che è stato già tanto e sarà ancora parecchio nelle prossime settimane. Con grande fiducia, perché la 32enne di Astino sembra davvero già in gran forma e, prima di partire per il Sudamerica tra la prima parte del lavoro (dal 1° settembre) a Ushuaia e poi quella sulle nevi cilene di La Parva, svolgerà un altro raduno a Cervinia.

“La nuova stagione è iniziata ad aprile – spiega l’allenatore orobico - con il periodo tra Passo San Pellegrino e Livigno sempre estremamente proficuo. Sulle Dolomiti neve invernale, ideale per fare velocità e per rifinire alcuni dettagli legati agli scarponi.

In Valtellina invece abbiamo trovato caldo e quindi abbiamo salato la pista; l’occasione è stata ulteriormente funzionale per fissare alcuni punti insieme ad Atomic sempre per ciò che concerne i materiali”.

Poi l’estate anticipata da altro lavoro in pista: “Abbiamo fatto qualche giorno a Les Deux Alpes per affinare il discorso legato alla tecnica, poiché sul mosso e sulle gobbe bisogna crescere. Però non c’è alcuna fretta, perché Sofia sta sciando bene e soprattutto è in forma anche sul piano fisico: sta lavorando tantissimo e nella maniera migliore anche su quel fronte. La scorsa settimana allo Stelvio la tecnica è sempre al centro, con pali nani e giri senza bastoni. Bassa velocità e grande intensità. Esattamente ciò che ci serviva e che avevamo messo in agenda”.

Prima della Terra del Fuoco, ecco un altro blocco di allenamento su nevi europee: “Da dopo Ferragosto al 24 del mese proveremo a Cervinia gli scarponi settati per l’Argentina – conclude Agazzi – e lo sci lungo che, essendo nuovo, ha bisogno di neve. Nella prima parte a Ushuaia entreremo in ottica delle condizioni gara, sperando di trovare l’ambiente ideale, mentre in Cile ci focalizzeremo sul fare tanta bella velocità”.

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