"E' tosta, inizio ad essere un po' stufa di non poter fare l'atleta": le parole di Brignone al Cervino Cinemountain Festival

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"E' tosta, inizio ad essere un po' stufa di non poter fare l'atleta": le parole di Brignone al Cervino Cinemountain Festival

Protagonista della rassegna a Breuil-Cervinia, la detentrice della sfera di cristallo ha analizzato questa fase del recupero dopo l'operazione in artroscopia di martedì scorso: "Avevo problemi di flessione, rispetto a 4 mesi fa è stata una passeggiata". Mamma Ninna Quario: "Non si può tornare indietro, ma è importante tenere sempre alto il morale".

E’ una Federica Brignone che non vede l’ora di entrare davvero nel “mood” da atleta, in quel periodo in cui dalla riabilitazione si contano solo giorni e settimane, non i mesi dal ritorno in pista.

Manca ancora tanto, invece, per pensare alla neve e agli allenamenti veri per preparare una stagione olimpica che, purtroppo su questo non ci sono dubbi, sarà in gran parte condizionata dal gravissimo infortunio rimediato esattamente 4 mesi fa dalla fuoriclasse di La Salle, nel gigante tricolore in Val di Fassa.

A quattro giorni dall’intervento in artroscopia subito al ginocchio sinistro, alla clinica La Madonnina di Milano, la campionessa del mondo di gigante e vincitrice della sua seconda CdM, è tornata a parlare sabato in occasione della sua presenza al Cervino Cinemountain Festival: protagonista dell’evento, in quel di Breuil-Cervinia, assieme a mamma Ninna Quario e al fratello Davide, Fede è rientrata da altri giorni di lavoro e fisioterapia al J Medical di Torino, ormai sua seconda casa in questi ultimi durissimi mesi. “Ho bisogno di tornare a fare l’atleta abbastanza in fretta – ha spiegato ai microfono della Rai la stella azzurra – Sì, inizio ad essere un po’ stufa di non poter fare niente, non mi sono goduta l’estate ed è obiettivamente tosta.

Ora sto bene, l’intervento di pochi giorni fa mi dà solo un leggero fastidio, rispetto a quello di 4 mesi fa è una passeggiata. E’ stato fatto per migliorare la situazione, visto che avevo un po’ di problemi con la flessione: con la commissione medica (guidata dal dottor Andrea Panzeri, che è intervenuto anche in questa occasione sulla gamba di Fede) si è deciso quindi di operare “manualmente per garantire più movimento”.

Brignone non nasconde di sentirsi ancora molto lontana dal rientro, anche se parliamo di un fattore normalissimo per un infortunio di questa gravità: “Lavorando 7 ore al giorno per 4 mesi, di risultati sì ce ne sono stati perché con quello che ho avuto rischi di stare ferma un anno, e io in 3 mesi già camminavo, ma stringi stringi la Federica atleta la vedo col binocolo.

Per quello che devo fare io, ho necessità di tornare tra poco altrimenti diventa tosta”.

Le tempistiche sono strette, mentre tutte le colleghe sono già a pieno regimo nella preparazione, ma coach Davide Brignone alimenta la fiducia: “Nessuno sa definire una data per il ritorno sugli sci, neppure il fisio che la segue tutti i giorni e i dottori, ma lei si sta impegnando al massimo e io so che il prima possibile lei tornerà”.

“In questi mesi tutti noi, sino agli amici e il fidanzato, l’abbiamo aiutata a stare sempre di buonumore – ha dichiarato Ninna Quario, sempre ai microfoni della Rai – Le cose si affrontano quando succedono e non si può pensare di tornare indietro, quindi solo prendendola nella maniera più positiva possibile si può andare oltre”.

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