Brignone, intervista con la FIS e una confessione: "In realtà il momento più duro è stato dopo la seconda operazione"

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Brignone, intervista con la FIS e una confessione: "In realtà il momento più duro è stato dopo la seconda operazione"

La Federazione Internazionale ha pubblicato quest'oggi un'intervista (realizzata qualche giorno fa al J Medical) con la detentrice della Coppa del Mondo, che ha raccontato i suoi 5 mesi abbondanti di recupero e vede i progressi: "Ora ci credo di poter tornare nel corso dell'inverno".

Un’intervista in casa FIS, realizzata all’interno del J Medical di Torino dove si è svolta praticamente tutta la riabilitazione di Federica Brignone sin dallo scorso aprile, per fare il punto della situazione quando ormai sono trascorsi oltre 5 mesi dal gravissimo infortunio alla gamba sinistra subito nel gigante tricolore.

L’iridata di gigante e detentrice di tre sfere di cristallo ha parlato così tramite i microfoni della Federazione Internazionale e traspare una certa dose di fiducia verso un recupero possibile già per questa stagione olimpica 2025/26, anche se non ci sono date per il ritorno sugli sci e le incognite sulle risposte che si avranno in pista, ormai questo è molto chiaro, restano tali.

“Mi sento sempre meglio ogni giorno che passa, sto lavorando molto duro per tornare ed è già molto positivo avere ora una vita normale – ha cominciato la fuoriclasse di La Salle – Sono sempre qui a Torino a fare riabilitazione, è ancora una lunga strada prima di poter sciare, ma ogni giorno ci sono più vicina.

Credo sia possibile riuscirci per questo inverno, specialmente ad agosto mi sono goduta anche il ritorno a casa, nella mia Valle d’Aosta, con tante attività in montagna e mi era davvero mancato molto fare sport in mezzo alla natura.

Il momento più duro? La seconda operazione (a fine luglio per migliorare la mobilità del ginocchio, ndr), perchè era come se avessi perso la strada per fare funzionare le cose al meglio, ma era necessario per tornare a lavorare al meglio: in quel momento, però, non volevo certo rimettere le stampelle per altre due settimane, anche perché normalmente ad agosto comincia la vera preparazione per tornare sugli sci. Quello è stato un periodo difficile, ora ci credo anche se sono consapevole che si tratta di una sfida molto esigente”.

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