Questo sito contribuisce alla audience de

Intervista a Mauro Azzalea, Responsabile Master per Asiva

Mauro Azzalea, Responsabile Master per Asiva
Pianeta ItaliaMASTER SCI ALPINO

Intervista a Mauro Azzalea, Responsabile Master per Asiva

Mauro Azzalea, Responsabile Master dell’Associazione Sport Invernali Valle d’Aosta (Asiva), racconta a Neveitalia il Circuito  Nord Ovest Master Cup.

In cosa consiste il Circuito Nord Ovest Master Cup?

Il Circuito interregionale Valle d’Aosta-Piemonte-Liguria è riservato alle categorie Master/Seniores/Giovani di tutti i Comitati Nazionali con gare di Slalom Gigante (9), Slalom Speciale (1) e SuperG (2) distribuite in sei tappe di cui 2 in Valle d’Aosta, 3 in Piemonte e 1 in Liguria.È stato costituito nella stagione 2016/2017 e dunque siamo alla seconda edizione; purtroppo quest'anno abbiamo perso lo sponsor “Acque Minerali Lauretana” che ci aveva accompagnato nella prima esperienza, ma contiamo di recuperarne di nuovi per la prossima stagione.

Come è nata l’idea di istituire un Circuito le cui gare si disputano in tre regioni differenti?

 Esiste da sempre uno scambio di presenze tra i tre Comitati nelle varie gare che trovano spazio nei calendari, per cui è stato facile accordarsi per trovare un comune interesse sportivo e agonistico che ci permettesse di ritrovarci con più continuità nelle nostre sfide.
È bello anche poter gareggiare su piste differenti e non solo su quelle vicino a casa che ormai si possono percorrere ad occhi chiusi.
Ma a dare impulso a questa idea è anche l’attuale regolamento della Coppa Italia Master che, soprattutto noi valdostani, contestiamo per l’astrusità del suo contenuto: riteniamo infatti che fare tante gare di “selezione” nei vari Comitati per poi accedere alla fase finale sia molto riduttivo a livello tecnico/agonistico; ogni Comitato organizza un certo numero di gare per permettere ai propri atleti di potersi qualificare, ma la maggior parte delle volte sono gare con pochissimi partecipanti, categorie con uno/due/tre classificati. Non esiste confronto con la realtà nazionale, ma solo ed esclusivamente con gli atleti di casa.
La novità più importante è stata l’idea di nominare un supervisore tecnico per garantire la massima uniformità delle gare, visionando i tracciati e collaborando con i vari tecnici delle società organizzatrici: troppe volte abbiamo gareggiato, anche in Coppa Italia, con tracciati che andavano bene per le categorie Baby oppure super veloci come la Coppa del Mondo riducendo al minimo il divertimento che è alla base della nostra passione.
Dunque la decisione di fare un piccolo Circuito alternativo nell’attesa di sviluppi futuri se la Commissione Nazionale troverà idee nuove.

Gli atleti sono disposti a spostarsi da una regione all’altra nonostante i costi?

Ecco qui il nodo cruciale dei nostri tempi: i costi. Oggi praticare lo sci è quasi proibitivo ai più, riuscire a fare più di una trasferta al mese è ormai quasi impossibile per cui limitare il chilometraggio da percorrere è già un buon viatico per invogliare a non abbandonare questa nostra grande passione sportiva.
Nel nostro caso il raggio di azione si aggira intorno ai 300 chilometri per i meno fortunati. I più ne fanno molti di meno, per cui la trasferta si svolge in una sola giornata senza dover aggiungere costi per pernottamenti vari. Non ci agevola il fatto che i pedaggi autostradali per raggiungere la Valle d’Aosta come per percorrere la Valle di Susa sono i più elevati a livello nazionale, ma ci si può sempre aggregare tra amici e risparmiare automezzi con singolo occupante.
In Valle d’Aosta poi c’è scarsa propensione da parte delle Società di Impianti ad accogliere l’atleta master, al quale non viene riconosciuto alcun vantaggio sul costo dello skipass come invece avviene in altre località piemontesi e liguri o a livello nazionale.Nonostante questo, tra un mugugno e l’altro, riusciamo a portare avanti la nostra idea.

Quali sono le località in cui vengono svolte le gare?

In questa edizione le località valdostane scelte sono state Champoluc in dicembre e Torgnon a marzo. In Piemonte le stazioni di Bardonecchia e Alagna in gennaio e Prali a marzo, mentre per la Liguria si è scelta Frabosa nel cuneese.
Purtroppo questo inverno abbiamo che ci ha creato qualche problema per il frequente maltempo che ci ha costretto a rinunciare a tre Giganti (Bardonecchia 2 e Alagna 1) oltre all’unico slalom in calendario ad Alagna con relativa combinata. Speriamo che l’ultima tappa di Prali possa essere svolta con regolarità.

Qual è tra le tre regioni quella che registra il maggior numero di partecipanti?

La conformazione geografica facilita senza alcun dubbio il Piemonte, più vasto e con un bacino di sciatori elevato rispetto alla Valle d’Aosta e Liguria. Però a classifiche in mano alla data odierna, prima delle ultime due gare, il Comitato AOC ha presentato 42 atleti, il Comitato ASIVA 38 e il Comitato Ligure 31: chiaramente siamo poco soddisfatti, 111 atleti presenti mentre nella prima edizione le presenze si erano attestate intorno alle 160 unità. Senza alcun dubbio ha influito il ritiro dello sponsor originale della Lauretana.

Che relazione c’è tra il Circuito Nord Ovest Master Cup e la Coppa Italia?

Nessuna relazione in termini di regolamento. Sono stati fatti solo due abbinamenti per sfruttarne l’organizzazione, ad Alagna a fine gennaio e con programma ridotto per il maltempo, e a Torgnon all’inizio di marzo.

Com’è la situazione Master in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta?

Come ho già detto prima, siamo in generale calo come presenze, siamo a mio avviso condizionati dai regolamenti nazionali che producono calendari regionali troppo affollati di gare. Viviamo ogni fine settimana numerose concomitanze per cui è sempre più difficile fare “numeri” con i partecipanti. È anche vero che siamo noi stessi arbitri della situazione potendo scegliere le gare in quelle località che danno la massima garanzia affinché il divertimento sia garantito con piste ben preparate, tracciatori competenti e buona accoglienza, che non guasta mai.
Il master poi è anche soggetto a condizionamenti fisici, non siamo più giovanissimi e anche il minimo infortunio richiede riprese prolungate. Fortunatamente non sono così numerosi i casi ma non sono da sottovalutare.
Certamente il coinvolgimento di nuovi sponsor potrebbe sicuramente dare nuova linfa alle aspettative dei più e far sì che anche la passione possa nutrirsene. Staremo a vedere.

 

Per maggiori informazioni sul Circuito Nord Ovest Master Cup coinsulta il sito Pianeta Master

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social