Martin Fourcade sempre più nella storia. Vince anche la 20 km iridata e firma nuovi primati

Pur dimostrandosi ancora una volta il più forte sugli sci, il catalano ha mancato un bersaglio alla seconda sessione di tiro, aprendo un piccolo spiraglio agli avversari e vedendosi costretto a non sbagliare più nei successivi due poligoni.

Infatti, contemporaneamente, Dominik Landertinger e Simon Eder stavano costruendo una prestazione perfetta in piazzola che il transalpino avrebbe potuto superare esclusivamente senza commettere ulteriori errori. Discorso analogo per Johannes Bø, il quale per la verità era addirittura in linea per poter superare il ventisettenne di Fort Romeu con le proprie forze.

I due austriaci hanno effettivamente completato lo shoot-out, obbligando Fourcade (nel frattempo pulito nel terzo tiro) allo zero anche in chiusura. Da fuoriclasse, il francese ha risposto presente e mandato a segno tutti i colpi, tirandosi fuori dal cul de sac. Al contrario il giovane norvegese è incappato in una penalità nella sessione conclusiva che lo ha costretto a rinunciare al podio.

Per il catalano l'ultimo giro però non è certo stato una passerella, anzi. Uscito dal poligono con 6"1 di margine su Landertinger, ha dovuto dar fondo a tutte le energie rimaste per aver ragione del coetaneo di stanza a Hochfilzen. I 3.300 metri terminali si sono trasformati in una battaglia virtuale, al termine della quale il transalpino - dopo essere stato avvicinato anche a 2" dal rivale - è riuscito a difendere un vantaggio di 5"1 per conquistare la medaglia d'oro.

Apriamo dunque il libro dei record, e vediamo perché oggi Fourcade ha stabilito nuovi primati. In primo luogo, quella odierna è la decima vittoria della carriera nel format della 20 km. Mai nessuno nella storia del biathlon aveva raggiunto la doppia cifra in tema di successi in questa tipologia di gara.

Si tratta inoltre del terzo titolo mondiale consecutivo nell'individuale. Dal 1958 a oggi nessuno era riuscito a realizzare un filotto del genere. Con questa affermazione, il catalano (peraltro vincitore anche dell'oro olimpico 2014) raggiunge Vladimir Melanin, Aleksander Tikhonov e Heikki Ikola a quota tre successi iridati. Ovviamente nessuno ha raggiunto quota quattro.

Nei campionati mondiali, gli ori individuali tout-court sono invece 9. Solamente Ole Einar Bjørndalen, con 11, ha fatto meglio. A proposito del veterano norvegese, oggi ha concluso solamente diciassettesimo.

Sul podio hanno infatti trovato spazio i già citati Landertinger (argento) ed Eder (bronzo). Quest'ultimo era uscito con il miglior tempo dal quarto poligono, ma non ha avuto modo di contrastare i più giovani avversari nel quinto giro. Per il trentatreenne di Saalfelden è comunque la prima medaglia personale in una grande manifestazione, mentre il ventottenne dell'Oberösterreich torna sul podio iridato dopo 7 anni.

Eder deve però rinunciare alla Coppa di specialità dell'Individuale, vedendosi superato per 2 punti proprio da Martin Fourcade, che porta a 15 il totale delle "Coppette" vinte in carriera e si avvicina a cinque lunghezze dalle 20 di Bjørndalen.

Nel frattempo Oslo 2016 sta diventando una flebo di fiele per Johannes Bø, costretto nuovamente al quarto posto dopo aver occupato la medesima posizione anche nella sprint e nell'inseguimento. Non si tratta di record, anche la connazionale Tora Berger, a Östersund 2008, fece altrettanto prima di ottenere l'argento nella mass start.

Quinta piazza per il sempre più convincente ceco Michal Krcmar, capace di eguagliare il miglior risultato della carriera e di precedere un Jakov Fak sulla via del pieno recupero. Buone le prestazioni di Erik Lesser, Evgeny Garanichev e Andreas Birnbacher, raccolti dal settimo al nono posto. La Germania resta però a secco di medaglie maschili, mentre la Russia è addirittura ancora in attesa del primo podio in tutta la manifestazione.

A proposito, Anton Shipulin (2 errori) ha chiuso quattordicesimo, poco dietro a Benedikt Doll (13°, con 0+1+1+1) e poco avanti a Simon Schempp (16° con 1+0+1+0). Continua a deludere Tarjei Bø (1+0+0+2), 22°, mentre Emil Hegle Svendsen ha fornito una prestazione del tutto insipida (32° con 1+0+0+1).

In casa Italia prova dignitosa di Lukas Hofer (2+1+0+0), alfine 31° e unico azzurro a entrare in zona punti. Thomas Bormolini (0+1+1+1) ha invece chiuso 51°, Dominik Windisch (2+2+1+1) al 60° posto e Christian De Lorenzi (5+0+0+1) all'82°.

Fourcade, già sicuro vincitore della classifica generale, si issa a 1.097 punti. Shipulin è saldamente al secondo posto con 753, mentre Johannes Bø, portatosi a quota 670, sta consolidando la terza posizione su Eder (651), sul fratello Tarjei (635) e su Schempp (633).

Domani alle 15.30 andrà in scena la staffetta femminile. L'analoga prova maschile si disputerà sabato, sempre alle 15.30. Domenica invece gran finale con le mass start a cui, per l'Italia, parteciperanno Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi e Dominik Windisch.

MONDIALI OSLO - INDIVIDUALE MASCHILE
1. FOURCADE Martin [FRA] (0+1+0+0) 49'13"9
2. LANDERTINGER Dominik [AUT] (0+0+0+0) a 5"1
3. EDER Simon [AUT] (0+0+0+0) a 14"4
4. BØ Johannes Thingnes [NOR] (0+0+0+1) a 57"2
5. KRCMAR Michal [CZE] (0+0+0+0) a 1'16"4
6. FAK Jakov [SLO] (0+0+1+0) a 1'40"4
7. LESSER Erik [GER] (0+0+1+0) a 1'54"7
8. GARANICHEV Evgeny [RUS] (0+1+1+0) a 2'04"6
9. BIRNBACHER Andreas [GER] (0+0+1+0) a 2'11"9
10. FOURCADE Simon [FRA] (1+0+0+1) a 2'18"4

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MEDAGLIERE DOPO 7 GARE DI 11
5-2-1 (8) - FRANCIA
1-2-2 (5) - NORVEGIA
1-1-2 (4) - GERMANIA
0-1-1 (2) - AUSTRIA
0-1-0 (1) - ITALIA
0-0-1 (1) - UCRAINA